𝐐𝐮𝐚𝐥𝐢 𝐝𝐨𝐜𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐧𝐞𝐜𝐞𝐬𝐬𝐚𝐫𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐯𝐞𝐧𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐦𝐢𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐫𝐢𝐞𝐭𝐚̀?
Risponde il nostro agente: Davide Mazzucchelli
“Per la vendita di un immobile è necessario che intervengano in ogni atto sottoscritto TUTTI i proprietari (al momento dell’incarico di vendita, all’accettazione della proposta di acquisto, al preliminare di vendita e alla stipulazione Notarile di compravendita), presentando ogni volta Codice fiscale e Carta di identità in corso di validità.
Proprio per verificare la proprietà e non solo, è fondamentale leggere l’atto di acquisto (Rogito di provenienza, Successione, testamento, ecc) cioè l’atto notarile con cui si è diventati proprietari di quell’immobile, si perchè per trasferire la proprietà di un immobile è necessario un atto notarile. In caso di vendita di un immobile ricevuto in eredità per successione servirà inoltre il certificato di morte NON scaduto del deceduto e al rogito sarà necessaria l’accettazione tacita di eredità (atto con cui il Notaio rogante certifica la proprietà).
In caso di Mutuo per l’acquisto sarà necessario presentare l’atto di Mutuo stipulato con l’istituto di credito. In questo atto saranno presenti i proprietari ed eventuali garanti.
La proprietà avrà l’obbligo di certificare, da parte di un tecnico abilitato, la regolarità urbanistica e catastale dell’immobile, cioè lo stato di fatto dovrà corrispondere alla documentazione presente in comune (permessi, concessioni, sanatorie) e a quanto depositato in catasto. Questo documento si chiama Relazione Tecnica Integrata (RTI)
Altro documento necessario è l’ Attestato di Prestazione Energetica (APE), anche questo documento (obbligatorio per la compravendita) viene redatto da un tecnico abilitato, il quale dovrà verificare il libretto della caldaia, le certificazioni degli impianti di riscaldamento e di condizionamento oltre ad eseguire un sopralluogo sull’immobile compravenduto per determinare la classe di appartenenza dell’immobile e il consumo espresso in Kwh/annue.
Per gli immobili in condominio, all’atto della stipulazione Notarile servirà la lettera di liberatoria dell’amministratore del condominio, dalla quale si evince il regolare pagamento delle spese condominiali ordinarie e straordinarie oltre all’inesistenza di insoluti o problematiche varie.
Nel caso in cui l’immobile sia Locato, andrà verificato il contratto di locazione in essere e l’inesistenza di diritto di prelazione da parte dell’inquilino.”
Davide Mazzucchelli