Bonus ristrutturazioni 2018
È da qualche giorno disponibile, sul sito dell’Agenzia delle Entrate, la guida aggiornata al bonus ristrutturazioni 2018 contenente gli aggiornamenti più recenti su come ottenere le agevolazione messe a disposizione dalla Legge Bilancio di quest’anno. Le agevolazioni riguardano sia i lavori di ristrutturazione effettuati sulle singole unità abitative, sia quelli che riguardano le parti comuni di edifici condominiali.
Il testo della Legge Bilancio 2018 proroga fino alla fine di quest’anno la detrazione IRPEF del 50% delle spese sostenute, fino ad un ammontare complessivo di 96.000 euro per singola unità immobiliare.
La detrazione deve essere ripartita in 10 quote annuali di pari importo, dall’anno in cui è sostenuta la spesa e in quelli successivi.
Questo significa che, salvo nuove proroghe, tutti i lavori di ristrutturazione effettuati a partire dal 1 Gennaio 2019 torneranno ad usufruire delle agevolazioni previste dall’articolo 16-bis del Dpr 917/86, che prevede invece una detrazione IRPEF pari soltanto al 36% delle spese sostenute, e fino ad un ammontare complessivo di € 48.000 per singola unità immobiliare.
Vi ricordiamo che la legge di bilancio ha introdotto – a partire dal 2018 – l’obbligo di trasmettere all’Enea le informazioni sui lavori effettuati, in maniera tale da permettere il monitoraggio e la valutazione del risparmio energetico ottenuto tramite gli interventi di ristrutturazione.
Guida bonus ristrutturazioni 2018: gli interventi previsti
Gli interventi per cui è previsto il bonus ristrutturazioni 2018 sono:
- Interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati sulle singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e sulle loro pertinenze o effettuati su tutte le parti comuni degli edifici residenziali ( come elencati alle lettere b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001)
- Interventi necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi
- Interventi relativi alla realizzazione di autorimesse o posti auto
- Interventi finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche o per la realizzazione di ogni strumento che sia idoneo a favorire la mobilità interna ed esterna all’abitazione per le persone portatrici di handicap gravi.
- Interventi di bonifica dall’amianto e di esecuzione di opere volte ad evitare gli infortuni domestici. L’agevolazione compete anche la semplice riparazione di impianti insicuri e l’installazione di apparecchi di rilevazione di presenza di gas inerti, il montaggio di vetri anti-infortunio, l’installazione del corrimano.
- Interventi relativi all’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio atti penalmente illeciti compiuti da terzi (furto, aggressione, sequestro di persona…). Non rientra però in questa categoria il contratto stipulato con un istituto di vigilanza.
- Interventi finalizzati alla cablatura degli edifici, al contenimento dell’inquinamento acustico, al conseguimento di risparmi energetici, all’adozione di misure di sicurezza statica e antisismica degli edifici.
Oltre alle spese necessarie per l’esecuzione dei lavori, ai fini della detrazione è possibile considerare anche:
- le spese per la progettazione e per le prestazioni professionali richieste dal tipo di intervento
- le spese per la messa in regola degli edifici ai sensi del DM 37/2008 – ex legge 46/90 (impianti elettrici) e delle norme Unicig per gli impianti a metano (legge 1083/71)
- le spese per l’acquisto dei materiali
- il compenso corrisposto per la relazione di conformità dei lavori alle leggi vigenti
- le spese per l’effettuazione di perizie e sopralluoghi
- l’imposta sul valore aggiunto, l’imposta di bollo e i diritti pagati per le concessioni, le autorizzazioni e le denunzie di inizio lavori
- gli oneri di urbanizzazione
- gli altri eventuali costi strettamente collegati alla realizzazione degli interventi nonché agli adempimenti stabiliti dal regolamento di attuazione degli interventi agevolati (decreto n. 41 del 18 febbraio 1998).
Le detrazioni sono previste anche sull’acquisto di box e posti auto pertinenziali, per le spese relative alla loro realizzazione, e per la costruzione di autorimesse o posti auto, anche a proprietà comune, purché ci sia un vincolo di pertinenzialità con una unità immobiliare abitativa.
Per gli acquisti contemporanei di casa e box (con unico atto), la detrazione spetta invece limitatamente alle spese di realizzazione del box di pertinenza, con ammontare specificamente documentato.
Guida bonus ristrutturazioni 2018: A chi spetta
Possono beneficiare del bonus ristrutturazioni 2018 sia i proprietari o i titolari di diritti reali sugli immobili per i quali si effettuano i lavori e che ne sostengono le spese, sia gli inquilino o i comodatari. In particolare, hanno diritto alla detrazione:
- l proprietario o il nudo proprietario
- il titolare di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie)
- l’inquilino o il comodatario
- i soci di cooperative divise e indivise
- i soci delle società semplici
- gli imprenditori individuali, solo per gli immobili che non rientrano fra quelli strumentali o merce.
Hanno diritto alla detrazione, inoltre, purché sostengano le spese e siano intestatari di bonifici e fatture:
- il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado) e il componente dell’unione civile
- il coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge
- il convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile oggetto degli interventi né titolare di un contratto di comodato, per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2016.
Per coloro che acquistano un immobile sul quale sono stati effettuati interventi che beneficiano della detrazione, le quote residue del “bonus” si trasferiscono automaticamente, salvo diverso accordo tra le parti.
Ha diritto alla detrazione anche chi esegue i lavori in proprio, soltanto, però, per le spese di acquisto dei materiali utilizzati.
Guida bonus ristrutturazioni 2018: Come Ottenerlo
Per ottenere le agevolazioni previste dal bonus ristrutturazioni 2018, è necessario che i pagamenti per gli interventi effettuati avvengano tramite bonifico bancario o postale, che dovrà contenere: la causale del versamento (con riferimento alla norma, articolo 16-bis del Dpr 917/1986) , il codice fiscale del soggetto beneficiario della detrazione e il codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento.
Come già detto in apertura d’articolo, per tutti i lavori effettuati a partire dal 1 Gennaio 2018, vige l’obbligo di trasmettere all’Enea le informazioni sui lavori effettuati ai fini del monitoraggio del risparmio energetico realizzato con gli interventi di ristrutturazione.
Inoltre, quando previsto dalla legge, è obbligatorio inviare una comunicazione preventiva all’ ASL con le seguenti informazioni
- Generalità del committente dei lavori e ubicazione degli stessi
- Tipologia dell’intervento da realizzare
- I dati identificativi dell’impresa che ha eseguito i lavoro con esplicita assunzione di responsabilità, da parte della medesima, in ordine al rispetto degli obblighi posti dalla vigente normativa in materia di sicurezza sul lavoro e contribuzione
- La data d’ inizio dell’intervento di recupero.
Vi ricordiamo anche che, per usufruire della detrazione, andranno indicati nella dichiarazione dei redditi i dati catastali identificativi dell’immobile e, se i lavori sono effettuati dal detentore, gli estremi di registrazione dell’atto che ne costituisce titolo e gli altri dati richiesti per il controllo della detrazione.
Per saperne di più sul bonus ristrutturazioni 2018, vi invitiamo a guardare questo breve video realizzato appositamente dalla Agenzia delle Entrate
Ecobonus 2018
La Legge Bilancio 2018 introduce alcune novità anche riguardo alle detrazioni di cui si può usufruire per gli interventi di riqualificazione energetica della propria casa, sugli edifici condominiali o sugli uffici, negozi, capannoni.
In generale, le detrazioni sono riconosciute se le spese sono sostenute per:
- la riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento
- il miglioramento termico dell’edificio (coibentazioni – pavimenti – finestre, comprensive di infissi)
- l’installazione di pannelli solari
- la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale.
L’ecobonus 2018 è differenziato in due aliquote principali, pari al 50% o al 65% in base al tipo di intervento effettuato.
Ecobonus 2018: interventi e aliquote
Di seguito vi proponiamo una tabella illustrativa che riassume la tipologia di intervento effettuato e la detrazione fiscale a cui si ha diritto
Serramenti ed infissi | 50% |
schermature solari | 50% |
Caldaie a biomassa | 50% |
Caldaie a condensazione classe A | 50% |
Caldaie a condensazione classe A con sistema di termoregolazione evoluto | 65% |
Pompa di calore | 65% |
Scalda acqua PDC | 65% |
Coibentazione involucro | 65% |
Collettori sociali | 65% |
A queste detrazioni si aggiunge l’aliquota maggiorata per i lavori di riqualificazione delle parti comuni dei condomini, pari al 70% e al 75% entro il limite di 40.000 euro di spesa, moltiplicato per il numero di appartamenti che compongono l’edificio.
Inoltre, se ai lavori di riqualificazione energetica si aggiungono lavori atti alla riduzione del rischio sismico per gli edifici appartenenti alle zone sismiche 1,2 e 3, il bonus, entro il limite di spesa di 136.000 euro moltiplicato per il numero di appartamenti che compongono l’edificio, aumenta: fino all’80% per i lavori che comportano la riduzione di una classe di rischio e fino all’85% se la riduzione è di due classi.
Ecobonus 2018: importi massimi detraibili
Di seguito una tabella con gli importi massimi detraibili a seconda della tipologia di intervento effettuata
Interventi di riqualificazione energetica | € 100.000 |
Interventi effettuati sull’involucro dell’edificio | € 60.000 |
Installazione di impianti dotati di caldaie a condensazione, pompe di calore ad alta efficienza e impianti geotermici a bassa entalpia | € 30.000 |
Installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda per usi domestici o industriali e per la copertura del fabbisogno di acqua calda in piscine, strutture sportive, case di ricovero e cura, istituti scolastici e università. | € 60.000 |
Ecobonus 2018: come ottenerlo
L’ecobonus 2018 spetta a tutti i contribuenti residenti e non e a tutti i contribuenti titolari di impresa in possesso di partita iva che possiedono, a qualsiasi titolo, l’immobile oggetto di intervento. È bene chiarire che l’ecobonus 2018 è previsto solo per gli immobili esistenti. La detrazione non verrà dunque riconosciuta per le spese sostenute per costruzione di un nuovo immobile. Per dimostrare che l’immobile per cui viene richiesta l’agevolazione sia già esistente, è necessario essere in possesso dell’ iscrizione al catasto, della richiesta di accatastamento oppure delle ricevute di pagamento delle imposte comunali ICI o IMU.
Anche in questo caso, se il richiedente è un contribuente non è titolare di reddito d’impresa – per ottenere la detrazione è necessario che tutte le spese effettuate avvengano tramite bonifico bancario o postale in cui dovranno essere indicati: la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione, il numero di partita IVA o il codice fiscale del soggetto a favore di cui si effettua il pagamento.
Diversamente, se il richiedente è un contribuente titolare di reddito d’impresa, non ha l’obbligo di pagare tramite bonifico, ma l’importante è comunque tenuto a conservare la documentazione idonea alla prova delle spese effettivamente sostenute.
Fonti:
- Agenzia delle entrate (per maggiori dettagli sui vari bonus vi invitiamo a scaricare la Guida “Ristrutturazioni edilizie: le agevolazioni fiscali” – pdf)
- Ediltecnico.it
- Idealista.it