A poche settimane dalla pubblicazione della nostra breve guida sui bonus ristrutturazioni ed ecobonus 2018, torniamo oggi a parlare di sgravi fiscali con la guida al bonus mobili e verde 2018
Bonus Mobili
La Legge Bilancio 2018 ha prorogato, fine alla fine dell’anno, anche il bonus mobili, attraverso il quale i soggetti beneficiari possono usufruire di una detrazione IRPEF del 50% su un importo massimo di 10.ooo euro sull’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici purché di classe energetica A+ (A per i forni) e purché questi siano destinati all’arredo di un immobile oggetto di ristrutturazione.
Va sottolineato che l’agevolazione può essere richiesta da chi ha effettuato gli acquisti nel 2018 solo per gli interventi di ristrutturazione edilizia iniziati non prima del 1 Gennaio 2017.
Per gli acquisti effettuati nel 2017, invece, è possibile fruire della detrazione solo se gli interventi di ristrutturazione sono iniziati prima del 1 Gennaio 2016.
Infine, se l’acquisto dei mobili o degli elettrodomestici sono avvenuti nel periodo compreso tra il 6 Giugno 2013 e il 31 Dicembre 2016, il presupposto per poter usufruire della detrazione rimane quello di aver sostenuto spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio a partire dal 26 giugno 2012.
È possibile usufruire dell’agevolazione anche quando si effettuano lavori di ristrutturazione sulle parti condominiali e, in questo caso, i condomini hanno diritto alla detrazione in base alla loro quota e solo per i beni destinati all’arredo di queste parti.
Come Ottenere il bonus mobili 2018
Per ottenere il bonus mobili 2018 occorre pagare i beni acquistati attraverso bonifico o carta di credito/debito (non sono consentiti pagamenti tramite assegni bancari o contanti) e indicare la spesa nella dichiarazione dei redditi.
È bene tenere a mente che per ottenere il bonus, la data di inizio dei lavori sia precedente a quella dell’acquisto dei mobili e degli elettrodomestici.
Bonus Verde
Introdotto dalla Legge Bilancio 2018, il bonus verde (o bonus giardino) è dedicato a proprietari o affittuari che effettueranno, nel corso del 2018, lavori per la sistemazione del verde di un’area pertinenziale scoperta: giardini, terrazzi e balconi anche se condominiali.
Il Bonus Verde consiste in una detrazione Irpef del 36% sulle spese sostenute durante tutto il 2108 per i seguenti interventi:
- Sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi
- Realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.
Gli interventi di “Sistemazione a Verde” previsti dal bonus comprendono le seguenti spese:
- Spese di progettazione
- Spese sostenute per il rifacimento di impianti di irrigazione
- Spese per sostituzioni di siepi e/o per le grandi potature
- Spese sostenute per la fornitura di piante e arbusti (ammesso che l’acquisto sia per una radicale trasformazione del giardino)
- Spese per la riqualificazione di aiuole e prati.
La detrazione relativa al Bonus Verde, ripartita in dieci quote annuali di pari importo, copre le spese fino ad un massimo di € 5000 per unità immobiliare a uso abitativo, comprensive delle eventuali spese di progettazione e manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi.
Nel caso di interventi effettuati sulle parti comuni di edifici condominiali, lo sconto Irpef spetterà al singolo condomino nel limite della quota a lui imputabile, purché la stessa sia stata effettivamente versata al condominio entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi.
È bene inoltre ricordare che il Bonus Verde non viene calcolato alla persona, ma sulla casa: è possibile dunque, nel caso si posseggano più immobili sui quali effettuare gli interventi soggetti alle agevolazioni, detrarre il 36% di 5000 euro per ognuno degli immobili.
Come Ottenere il bonus verde 2018
Per ottenere le detrazioni previste dal bonus verde 2018 le spese devono poter essere effettuate tramite strumenti che permettano la tracciabilità delle operazioni e vanno quindi effettuate tramite bonifico bancario o postale.
Fonti: