Metti un pomeriggio di metà settembre, una sala congressi piena di ragazze e ragazzi che non hanno voglia di starsene con le mani in mano e un gruppo di imprenditori alla giuda di alcune tra le aziende più importanti del tessuto economico emiliano. L’atmosfera è quella allegra, quella in cui l’entusiasmo per l’inizio di un nuovo progetto contagia tutti e scioglie qualsiasi timidezza.
È iniziata così l’avventura dei partecipanti al progetto Giovani Domani (di cui vi avevamo già parlato in questo articolo), ideato e finanziato da Immobiliare San Pietro in collaborazione con Imprenditori Sovversivi, un percorso formativo il cui scopo è fornire ai ragazzi tutte quelle abilità che esulano dalla “tecnica” e che, sfortunatamente, non sempre la scuola riesce ad insegnare.
Il primo a prendere la parola è Roberto Manferdini, Presidente del gruppo Immobiliare San Pietro, che ci racconta della genesi del progetto Giovani Domani: un’idea frutto della vision del gruppo, che ha trovato nell’etica d’impresa e nell’impegno a sostegno della comunità la sua ragion d’essere.
Roberto ci racconta di quanto sia importante per lui poter creare valore attraverso progetti che siano in grado di fornire delle opportunità per il futuro dei giovani, che in questo momento si trovano a vacillare tra mille incertezze.
Ecco perché, tra le numerose iniziative sociali ideate e promosse da Immobiliare San Pietro, la formazione ha sempre trovato un posto privilegiato: si è iniziato nel 2014 con il progetto della Junior Academy, riservata a coltivare i talenti dei giovanissimi e, dal 2015 al 2017, con la Happy Academy.
Oggi, la sfida raccolta dal progetto Giovani Domani è quella di trasferire ai giovani studenti, superiori e universitari, le così dette “Soft Skill”, che sono sempre più importanti per il mondo del lavoro.
Ma cosa sono queste Soft Skill?
Giovani Domani: un approccio imprenditoriale al mondo del lavoro
A fare luce su cosa siano le “Soft skill” e sulla loro importanza nel mondo del lavoro è stato Fabrizio Cotza di Imprenditori Sovversivi che, nel suo brillante intervento, ha illustrato in maniera chiara come, in un mondo iper-specializzato, non siano tanto le abilità tecniche, ma le abilità “immateriali” – come il saper individuare e risolvere problemi, il saper lavorare in team, il saper organizzare e pianificare le proprie risorse in base al tempo, l’essere proattivi e resilienti – a fare la differenza.
E per far si che queste competenze vengano interiorizzate, è necessario guardare al lavoro con una prospettiva imprenditoriale, facendo proprie le logiche e le necessità aziendali attraverso un set di competenze e strumenti che ci permettano di “funzionare” al meglio in questo tipo di contesti.
A questo proposito è stato prezioso e chiarificatore l’intervento di Paolo Morabito, specialista in profiling e responsabile ricerca e sviluppo della start-up Procedure Pronte, che si occupa di sistemi organizzativi e ricerca talenti per le PMI Italiane partendo sempre dalla conoscenza della persona. Imparare a capire quali sono i propri limiti ed i propri punti di forza, è una parte importantissima nei processi di crescita personale e professionale: i nostri talenti sono il terreno di coltura su cui far crescere le competenze, è bene dunque comprendere appieno come prendercene cura e farli fruttare al meglio.
Giovani Domani: la parola ai protagonisti
Dopo la presentazione del corso e del programma formativo, la parola è passata ai veri protagonisti dell’iniziativa: i giovani partecipanti e i dirigenti delle aziende partner del progetto, che si sono presentati e hanno discusso delle loro aspettative, di quello che vogliono e di quello che vorrebbero trovare alla fine di questo percorso che affronteranno assieme. Quello che emerso dalle loro parole, sia da una parte che dall’altra, è stata la voglia di fare, di costruire un futuro in cui novità, energia e voglia di fare si traducano concretamente in opportunità di crescita, in uno scambio di conoscenze e saperi, per portare una ventata di freschezza e nuove idee nel mondo che verrà domani.