Come avreste immaginato, solo 20 anni fa, la casa del futuro?
Avreste immaginato nuove tecnologie volte a fornire alla vostra abitazione delle prestazioni energetiche elevate, o avreste immaginato scenari fantascientifici con robot, automazioni e intelligenze artificiali?
Anche se meno immaginifiche e vistose, oggi le nuove tecnologie costruttive si concentrano soprattutto sulle prestazioni energetiche delle nostre abitazioni, e ci sono degli ottimi motivi.
Le così dette Case NZEB (acronimo di “Near Zero Energy Buildings“, edifici ad energia quasi zero) sono più sostenibile per la città e i suoi abitanti e permettono ai loro proprietari di risparmiare moltissimo sui consumi.
Si dice che il futuro, per chi sa prevederlo, è già presente: questa nuova e più moderna idea urbanistica e dell’abitare che è stata al centro dell’ultimo meeting dell’ Immobiliare San Pietro, che non a caso si è tenuto presso la sede bolognese della società Illumia, e di cui vi parleremo in maniera più approfondita in una serie di articoli che pubblicheremo nelle prossime settimane in questo blog.
Immobili a elevate prestazioni energetiche: cosa sono?
Gli immobili a elevate prestazioni energetiche (E.P.E.) sono quegli immobili caratterizzati da un bassissimo fabbisogno energetico, coperto in parte da fonti energetiche rinnovabili e ottenuto attraverso tecniche di costruzione e materiali atti a ottimizzare e ridurre drasticamente il consumo di energia.
Questa tipologia di immobili NZEB si dividono in 2 categorie:
Case Attive: sono così detti tutti quegli immobili che, oltre ad adottare soluzioni per aumentare il risparmio energetico, dispongono di impianti (fotovoltaici, eolici, geotermici, biomasse, ecc.) capaci di produrre una quantità di energia tale da sopperire alle necessità energetiche dell’edificio.
Case Passive: sono gli immobili che grazie all’utilizzo di particolari tecniche costruttive e l’impiego di determinati materiali riescono a ridurre e ad ottimizzare il fabbisogno energetico dell’edificio sfruttando l’energia dell’ambiente. L’impiego di particolari materiali isolanti, l’utilizzo di intercapedini d’aria o la costruzione di superfici in grado di far filtrare o meno la luce solare e il calore in determinate ore del giorno, ad esempio, riducono in maniera sensibile i consumi e, di conseguenza, le spese per il raffreddamento e il riscaldamento dell’edificio.
Inoltre dettaglio non certo trascurabile degli spazi così progettati aumentano anche la qualità della vita e la salute degli abitanti.
Pensiamo all’utilizzo dell’aria condizionata nelle abitazioni o negli uffici durante i mesi estivi: la qualità dell’aria è spesso pessima a causa di una scarsa manutenzione dei filtri e la temperatura troppo bassa rispetto all’esterno esponendoci così a poco piacevoli escursioni termiche.
Oppure pensiamo a quanto sia meglio per il nostro umore riuscire a vivere e lavorare il più possibile in una stanza illuminata dalla luce naturale, dal sole, piuttosto che da una fredda illuminazione artificiale.
NZEB e direttive europee:
Le potenzialità di risparmio energetico e i benefici che gli edifici a elevate prestazioni energetiche apportano al tessuto urbano delle nostre città, non sono passati inosservati alla Comunità Europea che, con la Direttiva Europea 31/2010 impone agli Stati membri di abbattere i consumi degli edifici, responsabili del 40% del consumo globale di energia dell’Unione.
Il Governo italiano ha recepito questa normativa stabilendo dei requisiti minimi di prestazione energetica, pubblicati in Gazzetta Ufficiale n. 162 del 15 luglio 2015 ed in vigore dal 1 ottobre 2015, da attuare nella costruzione di nuovi edifici e nelle ristrutturazioni. L’obbiettivo è quello di fare in modo che dal 31 dicembre 2020, tutte le nuove costruzioni siano ad energia quasi zero, incrementando così del 20% l’efficienza energetica, del 20% l’utilizzo delle fonti rinnovabili e riducendo del 20% le emissioni CO2.
Al momento sono state già pubblicate le norme regionali di Lombardia ed Emilia Romagna:
– Lombardia: anticipazione dei limiti per le nuove costruzioni di edifici NZEB e delle trasmittanze termiche limite (ristrutturazioni importanti/riqualificazioni energetiche) al 1 Gennaio 2016, sia per gli edifici pubblici che privati.
– Emilia Romagna: estensione dell’isolamento termico dei divisori interpiano con limite di trasmittanza termica U≤0,8 W/m2K a tutte le tipologie di interventi, ristrutturazioni importanti/riqualificazioni energetiche e nuove costruzioni.
Se volete scoprire di più sulle case ad elevate prestazioni energetiche , continuate a seguire il nostro blog: presto pubblicheremo nuovi articoli sul tema!