Granarolo dell’Emilia, – terra di pianura, di acque e di strade – si estende a nord di Bologna sull’antica San Donato, storicamente la strada che univa città e campagna. Situato alle porte di bologna, Granarolo è un comune italiano di 11.978 abitanti della città metropolitana di Bologna e sede amministrativa dell’ Unione Terre di Pianura, ente locale nato per la promozione e lo sviluppo delle comunità locali, assieme ai comuni di Baricella, Budrio, Castenaso, Malalbergo e Minerbio.
Cenni storici
Le tracce più antiche di popolamento del comune risalgono alla civiltà villanoviana, come testimoniato dalle sepolture ritrovate nelle frazioni di Vidagola e Quarto Inferiore, risalenti al VI secolo A.C.
I ritrovamenti etruschi, celti e romani sul territorio comunale testimoniano la frequentazione della zona sin dall’antichità, probabilmente come via di passaggio per il ferrarese e il porto di Spina.
I segni della centuriazione romana, caratterizzata dalla disposizione secondo un reticolo ortogonale di strade, canali e appezzamenti con cui i romani organizzavano le aree rurali, costituiscono la più importante e tangibile testimonianza della natura prevalentemente agricola del territorio che è stato utilizzato, anche in epoca medievale e moderna, come “Granaio” per la città di Bologna.
Il comune di Granarolo dell’Emilia nacque poco prima dell’Unità d’Italia col nome di Comune di Viadagola: il motivo di questo toponimo è da ricercarsi nel curioso fatto che la sede comunale era itinerante e variava a seconda della residenza del sindaco eletto e, nel 1860, la sede comunale era presso la settecentesca villa Boncompagni Dal Ferro, in via Viadagola. La data ufficiale della costituzione del “Comune di Granarolo” risale ad un decreto del Ministero degli interni del 1° gennaio 1876, che fissa a Granarolo la sede municipale, probabilmente per la sua collocazione lungo la via San Donato e la direttrice, dove in seguito verrà costruita una delle prime ferrovie locali, la tramvia a vapore Bologna-Malalbergo.
Data la forte vocazione agricola, la storia di Granarolo è strettamente legata alle trasformazioni della terra e alle evoluzioni economiche sociale delle classe contadina: il tessuto sociale infatti risente della distribuzione sul territorio della rendita fondiaria in nuclei familiari legati alle residenze nei poderi a mezzadria, sparsi ed isolati, dove la mobilità e l’incremento della crescita della popolazione è alquanto ridotta. Alla fine dell’Ottocento, il numero degli abitanti si stabilizza intorno alle 4.500 unità, prevalentemente occupate in agricoltura. Le terre di Granarolo diventano terreno di propaganda e di proselitismo delle prime organizzazioni sindacali dei lavoratori che si uniscono in leghe di resistenza e di difesa delle condizioni sociali dei braccianti, dei mezzadri e degli operai; nascono le prime cooperative consumo, di produzione e lavoro (muratori, fabbri, falegnami) e la casa del popolo; si istituiscono le Società di mutuo soccorso e nel 1907 diventa sindaco il socialista Enrico Rizzoli.
Nel 1995 a Granarolo dell’Emila è stato concesso il titolo di città, titolo concesso a quei comuni che si sono distinti “per ricordi e monumenti storici o per attuale importanza, che hanno provveduto lodevolmente a tutti i pubblici servizi ed in particolare modo alla pubblica Assistenza”
Granarolo: Attività ed interessi
Ricca di storia e di cultura, Granarolo offre ai turisti numerose bellezze architettoniche di interesse storico.
Tappa obbligata per chi visita la città è la chiesa di San Vitale, sorta su un edificio trecentesco dipendente dall’Abbazia di Pomposa, di cui conserva una pala d’altare che rappresenta San Vitale con Sant’Andrea. Sono presenti inoltre vari dipinti di scuola bolognese: particolarmente interessante un San Girolamo attribuito al Guercino e affreschi di Elisabetta Sirani. Vicino alla chiesa si trova la residenza di campagna (recentemente ricostruita) dell’esploratore ravennate Pellegrino Matteucci, il primo ad attraversare il continente africano dal Mar Rosso al Golfo di Guinea.
Altro luogo da visitare assolutamente, magari in concomitanza con uno dei numerosi eventi ospitati nel corso dell’anno, è Villa Bassi, detta anche Villa del Marchesino, costruita nel 1675 per volere di Giacomo Marchesino e che custodisce al suo interno un affresco del Milani raffigurante la Sacra Famiglia.
Nei dintorni della città nei dintorni sono fiorite, nel corso del XVIII secolo, numerose ville di notevole interesse architettonico, tra cui si segnalano: Villa Amelia, in località Fibbia, con sale decorate da tempere del XVII secolo e nota per la “conserva”, antica struttura di refrigerazione per prodotti alimentari, e Villa Mareschi, in località Lovoleto, caratterizzata dal doppio filare di querce secolari, lungo circa 1 Km, che orna il principale viale d’accesso alla villa. Gli attuali edifici delle cinque chiese parrocchiali, una per ogni frazione del Comune, risalgono ai secoli XVIII-XIX e di cui la più notevole per stile e affreschi è la chiesa di San Mamante a Lovoleto.
Per gli amanti delle sagre non possiamo evitare di consigliare l’evento “Granarolo in festa”, che da ormai più di 20 anni si tiene il secondo fine settimana del mese di Ottobre. Gestita dalla Pro-Loco, ha come caratteristica l’immagine del toro che viene cotto allo spiedo e poi venduto nello stand gastronomico che, durante tutto il periodo della manifestazione, propone nel suo menù le ottime pietanze legate alla tradizione locale.
Girovagando per la città durante la festa potrete trovare bancarelle di prodotti tipici, spettacoli di saltimbanchi e maghi e, durante la Notte Bianca che si tiene durante il sabato, fare shopping in giro per i negozi aperti fino a tarda sera.
Distribuzione della popolazione a Granarolo
Granarolo è una città a misura d’uomo, ricca di servizi, ben organizzata e vicinissima Bologna e quindi ideale per chi voglia coniugare lo stile di vita di un piccolo centro urbano con l’offerta del capoluogo Emiliano. Non stupisce dunque che la popolazione di Granarolo sia in costante crescita. Ad oggi infatti, il comune ospita circa 12.000 abitanti.
I segmenti di popolazione più presenti sul territorio sono i coniugati nella fascia d’età 40-44, 45-49 e 50-54, indice di una popolazione matura e produttiva. Da sottolineare anche l’alta natalità (come descritto dalla fascia d’ètà 0-4) che ci da un’indicazione su quanto il comune di Granarolo sia un luogo ottimale per le famiglie.
In breve, ecco i dati salienti riguardanti la demografia della città di Granarolo:
Popolazione
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11 978 |
Superficie (Km2) | 34,41 |
Densità (abitanti / Km2) | 346,1 |
Età media | 43,5 |
Reddito medio | € 18.869 |
Famiglie | 5.287 |
Tasso di natalità (nati/1.000 abitanti) | 8,9 |
Scuole e servizi alla persona nel comune di Granarolo
Nel comune di Granarolo, forse anche a causa della sua demografia, sono presenti numerose scuole d’infanzia, una scuola primaria e una scuola secondaria di primo grado. Per le scuole secondarie di secondo grado (scuole superiori) gli alunni possono scegliere se frequentare il Liceo Scientifico o L’istituto Tecnico Economico della vicina Castel Maggiore o frequentare una delle numerose scuole presenti a Bologna.
Ad occuparsi della salute dei cittadini c’è l’efficiente Poliambulatorio sito in via San Donato e numerose Farmacie.
Da segnalare è la presenza del Centro Iperbarico, una realtà unica sul territorio che si occupa – tra le altre cose – di medicina subacquea.
Per quanto riguarda la buona tavola, Granarolo è ricca di ristoranti e locali per tutti i gusti e per tutte le tasche.
Per le piccole spese quotidiane invece gli abitantii possono trovare tutto quello di cui hanno bisogno alla Coop oppure all’ Eurospin, entrambi in via San Donato.
Viabilità, trasporti e collegamenti con Bologna
In linea d’aria la distanza Tra Granarolo dell’Emilia e Bologna è di circa 10 Km.
In auto, i tempi di percorrenza dal capoluogo emiliano sono tra i 25 e i 40 minuti, sia che si decida di percorrere Via San Donato che la Strada Statale Porrettana (SS 64).
Sfortunatamente non esistono collegamenti ferroviari tra Bologna e Granarolo, ma se avete intenzione di muovervi utilizzando i mezzi pubblici, le due città sono collegate dai bus 93 e 301 con un tempo medio di percorrenza di circa 30 minuti.
Economia e lavoro
I dati sul tessuto economico dell’ area di Granarolo ci danno una chiara immagine di come alla vocazione agricola del territorio si sia poi affiancata negli anni una produzione industriale e manifatturiera di tutto rispetto.
Tra queste, ci sembra doveroso citare il Pastificio Granarolo che da circa un secolo produce la sua ottima pasta, apprezzata in tutto il mondo: a partire dagli anni 2000 infatti, il pastificio ha intrapreso un percorso di internazionalizzazione acquisendo nuovi clienti all’estero (in particolare in Inghilterra, Brasile, Australia, Svezia, Germania, Spagna). Altro tassello importante dell’economia della zona sono i 4 allevamenti per la produzione di latte di alta qualità destinato al Gruppo Granarolo.
Le aziende citate sono solo alcune tra le più importanti tra le ben 1479 imprese attive sul territorio, suddivise tra Agricoltura e pesca (111) industrie (344) e servizi (636).
Buoni anche i numeri riguardanti l’imprenditoria giovanile che fanno registrare, nel complesso, ben 69 imprese attive sul territorio.
Depositi bancari pro-capite (anno 2014) | 24.898 |
Totale imprese attive (anno 2016) | 1479 |
Tasso di disoccupazione totale | 4,8% |
Mercato immobiliare e agenzia locale
Il mercato immobiliare di Granarolo è caratterizzato da immobili con un’età media di circa 22 anni, prevalentemente costruiti prima del 1990, con il 41% degli immobili costruiti con oltre 47 anni di età. Rilevante è anche la quantità di unità immobiliari costruite tra il 1971 e il 2005 con circa il 47% del patrimonio immobiliare, mentre il 13% è rappresentato da immobili di recente costruzione, realizzati negli ultimi 10 anni.
Età media del patrimonio abitativo recente | 22,4 |
Stock per categorie catastali (Residenziale) | 5.604 |
Stock per categorie catastali (Non residenziale) | 254 |
Superficie media della stock residenziale | 31.358 |
Superficie media della stock non residenziale | 140.584 |
Numero di compravendite commerciale (negozi+centricommericali+alberghi) | 7,3 |
Numero di compravendite industriale (capannoni+industrie) | 13,7 |
Numero di compravendite residenziali | 156,6 |
Numero di compravendite terziario (uffici+istituti di credito) | 1,0 |
Aliquota TASI – Ultimo anno disponibile 2017 | 9% |
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Redazione Immobiliare San Pietro dice
Buongiorno Carmela,
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