Altedo è una frazione di 5000 abitanti del comune di Malalbergo appartenente alla città metropolitana di Bologna, da cui dista circa 23 Kilometri. È parte dell’ Unione Terre di Pianura, ente locale nato per la promozione e lo sviluppo delle comunità locali, assieme ai comuni di Baricella, Budrio, Castenaso e Minerbio.
Altedo: cenni storici
La storia di Altedo è legata alla storia di Malalbergo, a cui appartiene la frazione, ed al suo fiume, il Reno.
Nel 2005, durante i lavori SNAM per la posa di un metanodotto, gli scavi condotti dalla Soprintendenza Archeologia dell’Emilia-Romagna su un’area di 400 mq hanno portato in luce un abitato dell’età del Bronzo databile tra il XIV e il XIII sec. a.C.
Questo tipo di insediamento, chiamato Terramare, ha dato vita a una delle civiltà più complesse dell’Europa del II millennio a.C., un fenomeno economico e sociale di una portata storica senza precedenti. Costituiti da capanne realizzate su palafitte di legno, questo tipo di villaggi sono infatti da considerarsi degli snodi importanti per il commercio dell’epoca lungo il fiume Po. Il villaggio rinvenuto a Malalbergo era circondato da un fossato e da un piccolo terrapieno a racchiudere le capanne realizzate su piattaforme di legno sia sopraelevate che impostate direttamente al suolo. I materiali archeologici rinvenuti durante gli scavi sono ben conservati: vasi idonei a consumo e conservazione dei cibi, fornelli, alari, oggetti per filare e tessere, manufatti in corno animale, utensili e ornamenti in bronzo, ambra e scarti di cibo.
Il borgo, già pienamente formato in epoca Medievale, ha assisitio al passaggio della famigerata Lucrezia Borgia, diretta a Ferrara per unirsi in matrimonio con Alfonso d’Este: la nave della nobildonna solcò le acque del Navile da Ponte Poledrano (l’odierna Bentivoglio) fino a Malalbergo e da qui – scortata dalla futura cognata Isabella Gonzaga – attraverso le valli, fino a Torre della Fossa.
Nell’Ottocento Malalbergo e le sue frazioni erano economie basate prevalentemente sull’agricoltura, soprattutto in relazione alle colture di alberi da frutto, viti, ortaggi, cereali e riso, fondamentali per l’approvvigionamento della città di Bologna. Terreni e colture appartenevano a poche famiglie possidenti, con coloni e mezzadri che puntavano all’autosufficienza e non alla produzione per il mercato. Le grandi proprietà furono a lungo restie ad aprirsi alle innovazioni, cosa che tuttavia avvenne a cavallo tra XIX e XX secolo, con l’introduzione del rapporto di lavoro salariato; in concomitanza nacquero ad opera dei braccianti le prime camere del lavoro e le prime organizzazioni assistenziali.
Durante la seconda guerra mondiale il territorio fu teatro di uno dei primi bombardamenti aerei della storia: il 29 settembre 1917 un aereo austriaco sorvolò la zona e sganciò 5 bombe, fortunatamente causando solo qualche modesto danno ad alcuni edifici e nessuna vittima, ma questo bastò a provocare il panico tra la popolazione.
Altedo: Attività ed interessi
Nonostante sia solo una frazione, Altedo offre ai suoi visitatori diversi luoghi interessanti da visitare.
Iniziamo col segnalarvi la “Locanda di Napoleone“, edificio settecentesco fatto costruire dal conte Ferdinando Marescalchi, adibito ad osteria nel 1795. In seguito alla nuova disposizione delle soste per le diligenze della linea postale Bologna-Ferrara, l’osteria venne ampliata con delle stalle trasformandosi così nella nuova “Posta cavalli”. Probabilmente il nome “Locanda napoleone” è dovuto alle due soste che il generale Napoleone Buonaparte effettuò il 3 luglio e il 20 ottobre del 1796. Col passare degli anni, l’edificio subì diversi interventi di restauro, come si evince confrontando le foto dei primi anno del Novecento (gestione Poggi) e i “ritocchi” eseguiti successivamente dalla famiglia Baccilieri, nuovi proprietari dell’edificio; furono demoliti, fra l’altro, l’imponente scalone, il lucernaio, l’abbaino e alcuni camini; vennero eseguiti diversi lavori anche all’interno dello stabile, modificando gli ambienti originari e trasformando la Locanda in un più funzionale e rinomato ristorante, che chiuse i battenti sul finire degli anni Settanta.
Altro luogo da visitare è Torre Gnudi: l’edificio, chiamato affettuosamente dagli Altedesi “Al Pipulot”, è alto circa sei metri e con una base che non supera i quattro metri e mezzo. La struttura – non facile databile poichè non si riscontrano documenti antichi che ne dimostrino la nascita – sorge nel borgo omonimo (da tutti conosciuto col nome di “Uberseto”) sulla sponda destra del Savena, a qualche chilometro dal centro di Altedo.
Sicuramente nei primi anni dell’Ottocento i marchesi Gnudi, proprietari della torre, di vasti terreni ed anche degli edifici circostanti, adibirono la parte inferiore della torre a ghiacciaia (una delle prime “conserve” della zona) e la parte superiore a colombaia. Sul finire dello stesso secolo fu ricavata in essa una piccola abitazione che fu abbandonata solo verso la fine degli anni Settanta.
Concludiamo la rassegna degli edifici storici di Altedo con la Villa Romana: durante i lavori di posa del metanodotto Minerbio – Cortemaggiore, nella primavera 1992, sono tornati alla luce i resti di un edificio rustico di epoca romana. Gli scavi hanno restituito abbondanti pezzami laterizi e residui murari, oltre a basamenti in mattoni e cocci di anfore in quantità non molto copiosa. Particolarmente interessanti si sono dimostrati tre laterizi frammentari contrassegnati da un’identica sigla, Q.I.S., la quale probabilmente si riferisce al fabbricante o al proprietario dell’opificio. Degne di nota sono le ceramiche fini di mensa, anche se in precario stato di conservazione e molto meno numerose delle ceramiche d’uso comune (frammenti di olle in terracotta, da usarsi in cucina). Il ritrovamento altedese è il primo nel territorio comunale e ci dà la certezza che in quel periodo, questi terreni erano coltivati con piante ad uso alimentare, con prevalenza di cereali, frutteti, prati e pascoli.
Per gli amanti delle gite eno-gastronomiche segnaliamo la “Sagra dell’Asparago Verde igp” che si tiene ogni anno durante la terza e la quarta domenica del mese di Maggio. In quanto prodotto ad indicazione geografica protetta (Igp), l’asparago verde di Altedo può esser coltivato solo ed esclusivamente in 30 comuni della città metropolitana di Bologna e 26 della provincia di Ferrara, proprio perché le qualità di questo tipo d’asparago dipendono dall’origine geografica. Inoltre, l’unica lavorazione ammessa è il lavaggio e refrigerazione con acqua fredda. L’asparago altedese è conosciuto per la delicatezza del gusto e per l’assenza di fibre che li rende particolarmente teneri.
Distribuzione della popolazione a Malalbergo e Altedo
Altedo ospita la maggior parte della popolazione del comune di Malabergo: basti pensare che su un totale di circa 9.000 residenti, ben 5.000 abitano la frazione. Come molti altri piccoli comuni facenti parte dell’area metropolitana di Bologna, anche Malabergo – e la sua frazione Altedo – si contraddistingue per un elevata qualità della vita, in grado di coniugare la tranquillità del piccolo paesino con tutte le comodità e i servizi messi a disposizione dalle vicine Bologna e Ferrara.
I segmenti di popolazione più presenti sul territorio sono i coniugati nella fascia d’età 45-49, indice di una popolazione matura e produttiva.
In breve, ecco i dati salienti riguardanti la demografia della città di Malabergo, a cui fa capo la frazione di Altedo:
Popolazione
|
8.943 |
Superficie (Km2) | 53,83 |
Densità (abitanti / Km2) | 166,1 |
Età media | 44,9 |
Reddito medio | € 15.981 |
Famiglie | 3.928 |
Tasso di natalità (nati/1.000 abitanti) | 7,6 |
Scuole e servizi alla persona nel comune di Malalbergo
Sul territorio Malalberghese sono presenti scuole d’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, per quanto riguarda gli istituti superiori invece, i giovani abitanti possono comodamente iscriversi nelle scuole delle vicine Bologna e Ferrara
Per la salute degli abitanti, oltre a quelli presenti nel comune di Bologna, ci sono gli ospedali della vicina Ferrara e l’ospedale di Bentivoglio.
Gli amanti della buona tavola non resteranno delusi dalla varietà e dalla qualità di ristoranti ed agriturismo presenti sul territorio. Una piccola curiosità: Altedo è famosa per i suoi “Biscotti del Re”, molto simili ai Cantucci toscani, differiscono però da questi ultimi perché morbidi e non biscottati. Inoltre le mandorle al loro interno sono sgusciate e spellate, e il tutto è piacevolmente aromatizzato al cedro candito e da un leggero sentore di anice. Si narra che questi biscotti furono preparati per la prima volta in occasione della visita del Re Vittorio Emanuele III ad Altedo nell’anno 1918. Il Re rimase così colpito dall’ottimo sapore di questi biscotti che autorizzò a chiamarli ufficialmente con l’appellativo “Biscotti del Re”.
Viabilità, trasporti e collegamenti con Bologna
Distante dal capoluogo emiliano solo una ventina di chilometri, Altedo può essere raggiunta comodamente in macchina sia percorrendo l’autostrada A13 che la strada statale Porrettana/SS64. I tempi di percorrenza tra i due itinerari sono più o meno gli stessi, con una variazione di media compresa tra i 5 e i 10 minuti.
Per chi invece si sposta con i mezzi pubblici le due località sono collegate dalla linea bus 356, con un tempo di percorrenza medio di circa 34 minuti.
Economia e lavoro
I dati sul tessuto economico dell’ area di Malalbergo sottolineano come la zona sia ricca di imprese: sono infatti ben 733 le imprese attive sul territorio, suddivise tra Agricoltura e pesca (120) industrie (236) e servizi (377).
Buoni anche i numeri riguardanti l’imprenditoria giovanile che fanno registrare, nel complesso, ben 56 imprese attive sul territorio.
Mercato immobiliare e agenzia locale
La nostra agenzia immobiliare ad Altedo offre dal 2004 i suoi servizi a chi cerca una casa in vendita o un appartamento in affitto, oltre a offrire valutazioni immobiliari serie e competenti a chi volesse conoscere il reale valore del proprio immobile.
Con oltre 70 immobili in gestione, sia usati che di nuova costruzione e ben 15 cantieri, l’Immobiliare San Pietro è una delle principali agenzie immobiliari in paese.
L’agenzia è situata in via Nazionale 114.
[wp_bannerize group=”Altedo” categories=”55″]