Il dipartimento Risorse Umane del Gruppo Societario San Pietro promuove i valori dello sport per il benessere dei collaboratori
Perché abbiamo organizzato il primo torneo di Paddle Real Estate per tutti gli agenti immobiliari del territorio bolognese a fine maggio e il Gruppo Societario San Pietro prenderà parte alla Strabologna 2022?
Per rispondere è necessario partire da un’esigenza aziendale: promuovere il benessere delle persone.
Mi chiamo Paolo Morabito, sono Temporary HR Manager e formatore Gruppo Societario San Pietro, vi racconto perché stimolare la mentalità sportiva è un valore aggiunto per le persone e per l’organizzazione aziendale.
Perché promuovere il benessere fa bene all’azienda e alla persona
Il principio di benessere aziendale è un concetto articolato e trasversale che fa riferimento ad un insieme di strategie, politiche e attività che sono utili per vivere bene all’interno della propria organizzazione.
La creazione e il mantenimento del principio di benessere non sono solo parole vuote o da spendere sui banchi di qualche Master: è un qualcosa che deve essere condiviso in primis con la proprietà e poi a cascata richiede l’uso di deleghe che coinvolgono più persone e a più livelli.
Il dipendente è una persona che spende l’ottanta per cento del proprio tempo sul posto di lavoro o brucia energie in pensieri legati al proprio lavoro. È inevitabile che le aree personali, affettive, professionali e sociali del collaboratore (dipendente) persona si fondano e reciprocamente si contaminino in un processo di osmosi, condizionate in primis dalla qualità del benessere lavorativo che ha una incidenza predominante su tutto il resto.
Per questo, il mantenimento del benessere e di un buon clima aziendale lo considero un asset fondamentale per garantire il futuro e la prosperità di ogni progetto aziendale.
L’investimento in programmi di benessere organizzativo migliora le performance aziendali e personali
Molti studi comprovano la stretta relazione tra clima organizzativo aziendale e benessere della persona. Nel mio lavoro di HR Manager utilizzo molti strumenti, dai sondaggi ai test del benessere, per verificare periodicamente il livello del clima interno. Le conseguenze di un buon intervento sul benessere possono produrre risultati tangibili nel breve e nel medio-lungo periodo:
- Le persone mettono più cuore in quello che fanno
- Aumento del senso di appartenenza
- Un sorriso in più porta ad una migliore rifinitura del lavoro
- Meno assenteismo ingiustificato
- Le persone amano stare in gruppo e di conseguenza c’è meno turnover
- Si diventa più attrattivi in fase di recruiting
- L’immagine e la percezione del marchio aziendale ne traggono un vantaggio reale
La grandezza di un’azienda si misura dai livelli di benessere che riesce a creare
Un’azienda deve essere in grado di promuovere e mantenere un elevato livello di motivazione e soddisfazione per le persone che vivono al proprio interno. Il principio di benessere deve riguardare l’aspetto fisico, psicologico e relazionale di tutte le sue componenti.
Esistono alcuni indicatori che ci confermano che l’azienda tende al benessere:
- La sincerità: l’interesse verso i collaboratori deve essere genuino e sincero, altrimenti ogni iniziativa porterà ad effetti inesistenti se non negativi
- Insieme alle iniziative Human Resources per il benessere aziendale, vanno sempre affiancati programmi di formazione e di addestramento individuale e di gruppo
- l’azienda incoraggia i propri collaboratori nella ricerca di un vero equilibrio tra vita privata e lavoro
- l’azienda è capace di offrire alle proprie persone qualcosa di unico e speciale.
La cultura dei valori dello sport come offerta di qualcosa di unico e speciale per il benessere aziendale
Secondo me, un clima aziendale favorevole non equivale solo a premi, incentivi o benefit, ma anche a programmi personalizzati che favoriscano la conciliazione tra vita lavorativa e vita sociale. È il cosiddetto Work Life Balance, il cui obiettivo è la ricerca e il raggiungimento del “bene per tutti”, che si traduce nel miglioramento della qualità della vita. Come fare? Esistono diverse modalità per tendere al Work life balance aziendale e personale.
Uno dei risultati più importanti è far capire la cultura aziendale al collaboratore. Proprio la cultura aziendale è ormai un elemento centrale grazie a cui, un’impresa, attrae personale sempre più qualificato e limita il turnover, cioè la fuoriuscita e il ricambio non costruttivo di risorse.
Tra i miei compiti rientra, infatti, quello di elaborare una politica HR che rispecchi la visione, la missione e i valori aziendali, la percezione esterna del brand aziendale e la definizione di idee e politiche per incrementare il senso di appartenenza e il grado di soddisfazione professionale e personale dei collaboratori (ad esempio attività di team building con lo sport).
Lo sport, infatti, è un elemento differenziante e originale del mio percorso HR. L’ho inserito in ogni progetto aziendale degli ultimi anni. La formazione esperienziale è entrata sempre non solo come evento da organizzare ma come quotidianità del mio operato.
Lo sport, strumento di lotta al burnout e allo stress lavorativo
La lotta al burnout, allo stress lavorativo sono tra i risultati più importanti che si attendono dal mio lavoro.
Ogni attività è finalizzata alla comprensione di problemi personali, professionali, potenziali conflitti. A supporto di queste attività, l’inserimento di eventi sportivi e di momenti formativi/ludici programmati nell’arco di tutto l’anno, consente alle persone di stare insieme in modo propositivo e partecipativo.
Nel settore immobiliare, professione di per sé usurante e condizionata da uno stress lavorativo quasi endemico, ho guardato molto a programmi di questo tipo.
La nascita del Gruppo Societario San Pietro Sport
Nel 2017, insieme al Presidente del Gruppo Societario San Pietro Roberto Manferdini, ho tradotto questi principi in un progetto Human Resource che definisco unico.
La considero una case history davvero speciale per il settore immobiliare non solo della nostra regione ma anche dell’intero panorama nazionale Real Estate. La mission HR era chiara: portare i valori dello sport all’interno dell’azienda. Non che prima mancassero ma era necessario dar loro una struttura e una progettualità, uscire dalla casualità e costruire una vera cultura permanente.
Nel 2018, è nata così l’associazione sportiva aziendale Gruppo Societario San Pietro Sport. Gli obiettivi associativi erano chiari fin dall’inizio: dare ai collaboratori la possibilità di accedere stabilmente ad eventi sportivi, ludici e amatoriali organizzati dall’azienda tramite il dipartimento Risorse Umane e la Scuola di Formazione.
La finalità era diffondere il benessere ma anche sviluppare nuove forme di aggregazione e di apprendimento formativo perché, sono convinto, ogni volta che il collaboratore pratica sport apprende, migliora e incrementa il livello di benessere personale e di squadra.
Il primo progetto: la creazione della squadra di Calcio a 7 del Gruppo Societario San Pietro
Quell’anno, oltre che per la nascita dell’associazione, sarà ricordato per la creazione della prima squadra di calcio a 7 aziendale. Organizzare qualche partita ogni tanto o costruire un impegno continuativo? La decisione, condivisa prima con la proprietà e con i collaboratori poi, fu quella di iscriversi al campionato provinciale di calcio a 7 UISP.
L’impegno era, certamente, importante sia dal punto di vista sportivo ma anche dal punto di vista logistico, di budget e organizzativo. Provate a pensare a far nascere dal nulla, qualcosa che non esiste prima. La cosa meravigliosa è che ci riuscimmo. Prima nacque lo staff, poi i dirigenti, poi l’allenatore e attraverso una serie di provini che non dimenticherò mai, nacque la rosa della squadra.
I vantaggi furono tanti e per molti. Intanto trovarono motivazione e soddisfazione in questo progetto oltre 30 persone, non solo giocatori ma tutte le figure di supporto che si ritrovarono ad avere un nuovo obiettivo personale.
La natura di rete commerciale copriva punti della provincia di Bologna molto distanti tra loro. Mi resi conto che, per questo motivo, molti colleghi non si erano mai conosciuti di persona. Si erano solo sentiti per telefono; al primo provino, questo aspetto fu l’inizio della costruzione di un percorso che chiamammo “Dalla persona singola alla squadra”.
Una sfida personale e aziendale. Il senso di appartenenza e l’amore per la maglia fece il resto. Nel campionato 2018-2019 ottenemmo un risultato impensabile, l’approdo alla finale, poi persa e il titolo di vicecampioni provinciali di calcio a 7. La squadra si iscrisse anche al campionato successivo 2019-2020 e solo la pandemia poi avrebbe fermato le attività della squadra.
Le camminate e gli eventi podistici del Gruppo Societario San Pietro
I successi e il divertimento della squadra di calcio a 7 fecero subito da traino ad altre iniziative. Si creò una sorta di spirito di emulazione e allo stesso tempo una mancanza. Perché uno sport solo per i collaboratori maschi dell’azienda? E perché uno sport solo per chi bene o male già lo praticava?
Il progetto successivo fu la nascita spontanea e gioiosa degli appassionati di camminate e maratone. Questo progetto dava la possibilità a tutti di aggregarsi, senza spirito competitivo e per stare insieme. Gruppo Societario San Pietro Sport in questi anni ha partecipato come Gruppo Organizzato a Strabologna 2019, Race for the Cure 2019, 5.30 2019.
La vera novità fu il coinvolgimento delle famiglie. Ad un gruppetto di appassionati, si unirono mogli, figli e, in alcuni casi, amici.
Il brand aziendale ne è uscito rafforzato e la comunicazione attraverso il passaparola ebbe un impatto tangibile davvero positivo.
Le squadre di beach volley misto del Gruppo Societario San Pietro
Il beach volley è uno sport di squadra giocato sulla sabbia, olimpico dal 1996. Nato come variante del gioco della pallavolo, da semplice ricreazione sulle spiagge si è evoluto fino a diventare sport professionistico in vari paesi del mondo.
E a Bologna i campi di sabbia del Centro Sportivo Biavati si sono rivelati un perfetto collante rispetto alla territorialità delle agenzie della rete Gruppo Societario San Pietro, diffusa da Ferrara, a Bologna fino a Imola.
Le squadre miste di beach volley hanno visto per la prima volta l’allargamento dei partecipanti ad altre società del gruppo.
Il fattore da segnalare è che lo sport ha sempre camminato in parallelo alla crescita aziendale. Più l’azienda si trasformava e si ampliava, più le HR allargavano la proposta di iscrizione a collaboratori di altre aziende, neo inseriti, nuovi collaboratori di altre strutture. L’intento era assolutamente partecipativo e di allargamento del senso di appartenenza del gruppo e della cultura aziendale. Le serate estive del beach volley sono state davvero un elemento di grande aggregazione e divertimento per tutti i partecipanti. Siamo arrivati alla seconda edizione e quest’anno a luglio è prevista la terza edizione interna.
L’arrivo della pandemia cambia tutto lo scenario
Con l’arrivo della pandemia, le abitudini sono cambiate. Attenzione massima ai protocolli aziendali, distanziamento e tutte le precauzioni possibili hanno portato ad un inevitabile rallentamento delle attività in presenza. La prima dolorosa decisione per me fu l’abbandono di tutti gli sport di contatto, compresa la decisione di abbandonare il campionato di calcio a 7 UISP.
Come dipartimento sono tenuto alla sicurezza e alla salute dei collaboratori. Non mi potevo permettere il rischio di bloccare il fatturato aziendale. Nella squadra di calcio, per esempio, c’era oltre il 50% di fatturato sulle spalle di professionisti del settore immobiliare che la sera diventavano anche giocatori in campo. La seconda dolorosa decisione fu abbandonare tutte le camminate e maratone, proprio per l’impossibilità di rispettare il distanziamento tra le persone.
I risvolti psicologici legati alla pandemia, ai lockdown e all’isolamento delle persone hanno inciso in modo profondo sul morale e sul benessere di tutti i collaboratori. I miei colloqui di sostegno a chi era a casa sono aumentati del 40% rispetto al periodo pre-pandemia.
In quel periodo senza contatti era impensabile mantenere le attività sportive e di aggregazione del periodo precedente 2018-2019. Eppure, la fiammella del Gruppo Societario San Pietro Sport non ha mai smesso di bruciare.
Nei periodi di lockdown, con oltre 70 collaboratori forzati tra le mura domestiche, le Human Resource hanno pensato allo sport e al benessere per chi fosse costretto a casa. Grazie al contributo di Stefania Diolaiti, una delle nostre collaboratrici, abbiamo costruito corsi di fitness facoltativi online. Di fatto l’azienda, in quel periodo, non smise mai di lavorare e, soprattutto di formarsi. Furono giornate molto particolari che ricordo con grande emozione. L’azienda si strinse in gruppo con un grande senso di appartenenza e il fitness chiudeva le giornate. La partecipazione fu sorprendente e in quei 60 minuti online fu dato un segnale di benessere, divertimento, team building davvero importante e decisivo per il mantenimento delle risorse del gruppo.
I tornei di calcio a 5 aziendale
La pandemia ogni tanto ci lasciava qualche finestra di tempo, tra un lockdown e un altro.
In una di queste abbiamo organizzato in assoluta sicurezza due tornei di calcio a 5.
Oggi la Holding del gruppo San Pietro è formata da 13 società, per un totale di oltre 80 risorse. Qui abbiamo pescato 20 collaboratori con chiara predisposizione e passione per il calcio e sono nate 4 squadre di calcio a 5, in rappresentanza delle società interne di appartenenza.
Lo stimolo è stato enorme: senso di appartenenza societaria, team building, competizione e senso della sfida ad obiettivi. Il tutto è stato organizzato in una bolla interna con rispetto dei protocolli sanitari. Nessun esterno, tutti sono stati sottoposti a tampone prima di entrare in campo, sanificazione delle strutture e degli strumenti di gioco, finanche il pallone.
Una esperienza che ha rafforzato anche il senso di responsabilità di ognuno.
Il torneo di Padel Gruppo Societario San Pietro
Il rispetto del distanziamento ci allontanò in modo improvviso dagli sport di contatto: calcio, maratone, camminate lasciarono il posto a nuove idee. Una di queste mi ha spinto verso uno sport che, secondo molti, grazie alla pandemia ha trovato definitivo slancio fino all’esplosione di questi ultimi mesi: il padel.
Il torneo interno Padel Isp 2020 è stato un vero successo. Sempre nel rispetto dei protocolli abbiamo creato una bolla e, dopo, tutti i tamponi negativi, trenta collaboratori hanno partecipato alla gara.
La particolarità di questo evento è stata la mancanza di esperienza di molti partecipanti. Da qui l’idea di far prendere lezioni a chi lo desiderava per riuscire a giocare con un minimo di esperienza: serviva un maestro di padel. A Bologna (e non solo), quando si parla di Padel, il primo nome è il suo: Giovanni Toni, un pioniere di questo sport. In Emilia-Romagna parlare di padel è come tornare indietro nel tempo.
Proprio da qui, trent’anni fa, nacque la Federazione Italiana Gioco Padel e le prime strutture che iniziarono, dopo Vicenza, a montare campi. Bologna fu il motore di questo sviluppo e in particolare il Tennis Club Aeroporto, che nel 2000 montò i primi due campi in muratura. Al TC Aeroporto si svolse il primo corso istruttori e addirittura da questo club portarono il campo per le finali del Foro Italico negli anni 2007-2008.
Quando chiesi in giro dove potevo trovare un bravo maestro di Padel, il nome era solo uno: Giovanni Toni.
Il “terzo tempo” sportivo del Gruppo Societario San Pietro
Sono davvero contento di quanto realizzato in questi anni; la cosa che mi emoziona di più ricordare, però, è il terzo tempo del Gruppo Societario San Pietro.
Che cos’è? Prendendo spunto dal rugby abbiamo pensato di accompagnare tutti questi eventi con un “dopo” dedicato ai collaboratori e alle famiglie, allargato anche agli amici e partner dell’azienda.
Terminato il momento sportivo, tutti a cena per stare insieme. Ci sono stati momenti in cui abbiamo toccato le 50 presenze a cena o alla pizzata. Momenti di aggregazione, di simpatica presa in giro per vincitori e vinti, promesse di rivincita e “ci vedremo alla prossima” che risuonavamo come goliardiche minacce.
Credo che questo abbia un valore impagabile per il gruppo e per il benessere aziendale. Quanto ci sono mancati questi momenti! Spero che sport e famiglia tornino presto protagonisti.
Gli appuntamenti sportivi del Gruppo Societario San Pietro 2022
La fine dell’emergenza pandemica o quanto meno un graduale ritorno alla normalità ci hanno portato a costruire un calendario primavera/estate 2022 che non vedo l’ora di vivere insieme a tutti i ragazzi e all’azienda.
Strabologna 2022 – Domenica 22 Maggio il nostro gruppo di camminatori si cimenterà nelle varie distanze: 3,5 KM, 6,5 KM, 10 KM. Collaboratori, famiglie e, in alcuni casi, con i cani al seguito, si muoveranno per le vie di Bologna. Gruppo Societario San Pietro concorre alla speciale classifica per il gruppo più numeroso, con più donne e più amici a quattro zampe. Ce la faremo? Poco importa: la vera vittoria sarà esserci e passare insieme una splendida giornata.
1° Torneo di Padel Real Estate 2022 – Sabato 28 e domenica 29 maggio 2022, le Risorse Umane organizzano per agenti immobiliari, mediatori creditizi, notai, costruttori, architetti, geometri e operatori del settore immobiliare e bancario, il 1° torneo di padel Real Estate, maschile e femminile. Sarà una grande opportunità per il settore in termini di aggregazione e condivisione. L’evento, ed è la cosa più importante, ha natura benefica perché l’intero ricavato sarà donato a Bimbo Tu, l’associazione che aiuta i bambini colpiti da tumori, autismo, epilessia, disabilità neuromotorie e altre malattie del sistema nervoso centrale. E’ la prima volta che usciamo dal nostro interno e allarghiamo le iniziative fuori dal mondo Gruppo Societario San Pietro.
1° Edizione Torneo di Calcio a 7 aziendale – Nel mese di giugno, due squadre composte da soli collaboratori ISP si sfideranno in una partita secca di calcio a 7 nel bellissimo impianto del Centro Sportivo Biavati a Bologna, dove già abbiamo fatto molti dei nostri eventi. A seguire, cena e terzo tempo con giocatori e famiglie al seguito.
Terza edizione del Torneo di Beach Volley misto aziendale – Nella prima settimana di luglio, quattro squadre di Beach Volley, composte da collaboratori e collaboratrici del Gruppo Societario San Pietro, si divertiranno nella sabbia riscaldata dei bellissimi campi di beach volley del Centro Sportivo Biavati.
2° Partecipazione Race for the Cure – La Race for the Cure è la più grande manifestazione per la lotta ai tumori del seno in Italia e nel mondo. Tre giorni di eventi il 16, 17 e 18 dicembre e iniziative gratuite per la salute, lo sport e la solidarietà che culminano la domenica con la tradizionale ed emozionante corsa di 5 km e passeggiata di 2 km nelle vie del centro di Bologna. Negli ultimi due anni ci siamo dovuti fermare per ragioni legate alla pandemia ma quest’anno finalmente possiamo tornare a svolgere questa straordinaria manifestazione di solidarietà sociale tutti insieme in presenza.
Conclusioni
Uno dei risultati più importanti per me è far capire la cultura aziendale al collaboratore. Proprio la cultura aziendale è ormai un elemento centrale grazie a cui, un’impresa, attrae personale sempre più qualificato e limita il turnover, cioè la fuoriuscita e il ricambio non costruttivo di risorse. Tra i miei compiti rientra, infatti, quello di elaborare una politica HR che rispecchi la visione, la missione e i valori aziendali, la percezione esterna del marchio aziendale e la definizione di idee e politiche per incrementare il senso di appartenenza e il grado di soddisfazione professionale e personale dei collaboratori (ad esempio attività di team building con lo sport).
Lo sport, infatti, è un elemento differenziante e originale del mio percorso HR. L’ho inserito in ogni progetto e, credo, con grande convinzione, che quanto fatto e si farà nel Gruppo Societario San Pietro, rappresenti davvero un unicum nel panorama aziendale e, in particolare, immobiliare.
Lo sport è il collante e l’elemento di trasmissione dei valori che tengono unita la squadra perché funge da attrattiva per risorse umane che cercano qualcosa di differente e di etico dal solito rapporto di scambio mercenario che ha contraddistinto questo settore per tanto, troppo tempo.