I numerosi eventi sociali, tra cui il famoso Carnevale di Cento, allegria e benessere, sono le principali caratteristiche della Città emerse durante l’intervista realizzata a Daniele Rubino, Presidente della Proloco di Cento.
Cento – Zènt in dialetto centese e ferrarese – è un Comune emiliano-romagnolo della provincia di Ferrara, con circa 35.475 abitanti.
La città si potrebbe definire “terra di confine”, poiché dista 33 km dal centro storico di Bologna, 35 km da Ferrara e 38 km da Modena. Questa sua vicinanza al capoluogo emiliano ha di certo fatto sentire la sua influenza sulla città: la struttura urbanistica del centro, con i portici e la condivisione di alcuni piatti tipici, le hanno fatto guadagnare il nomignolo di “Piccola Bologna”.
Esistono varie teorie sull’origine del nome Cento: l’ipotesi più accreditata è quella relativa all’epoca romana, poiché in quel periodo i territori venivano divisi in centurie agrimensorie dette “Centum”.
Per raccontarvi come si vive nella Cittadina di Cento e scoprire cosa offre ai propri abitanti, abbiamo fatto una chiacchierata Daniele Rubino Presidente della Proloco locale.
Proprio la vitalità della città, grazie alle tante fiere, il carnevale e le iniziative culturali, rende Cento piacevole per i suoi abitanti e non solo.
Ogni anno si registra nel Comune un aumento di turismo, attratto dalle esposizioni del Guercino e dal nostro Carnevale, riconosciuto come Carnevale d’Italia e gemellato con il carnevale per eccellenza, il carnevale di Rio De Janeiro.
– Daniele Rubino
Tante le attività che mantengono vivo il centro della Città di Cento durante tutto l’anno, di seguito vi presenteremo alcune delle principali:
CARNEVALE DI CENTO: Carnevale d’Europa!
Il Carnevale di Cento sfila nel suggestivo centro storico della Città di Cento, coinvolgendola con spettacoli dedicati alle arti, ai mestieri ed alle tradizioni.
Il pubblico potrà assistere allo spettacolo sul palco del caloroso e colorato gruppo di ballerine e percussionisti brasiliani, a suggellare lo storico gemellaggio con il famoso Carnevale di Rio de Janeiro.
Oltre allo spettacolo carnevalesco, il Carnevale di Cento arricchisce la Città anche di eventi collaterali, che offrono ai turisti tante allettanti opportunità culturali e non solo; arte, ballo, eventi sportivi ed iniziative enogastronomiche… sono davvero tante le proposte che il turista potrà scegliere in quello che questa “terra godereccia” può offrire anche durante l’anno.
IL GUERCINO A CENTO: arte barocca in esposizione!
La mostra del Guercino, curata da Daniele Benati, offre l’opportunità di ammirare le opere di Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino (Cento, 1575 – Bologna, 1666) proprio nella sua città natale, e dunque di comprendere le ragioni più profonde della poetica dell’artista, intimamente legato alla Città.
Il suo è il nome di un Santo che corre sulle labbra degli adulti come dei bambini.
– Johann Wolfgang Goethe, che nel 1786 volle visitare Cento per rendere omaggio al Guercino.
Oltre alla visita presso le due sedi di mostra, è possibile seguire un itinerario centese alla scoperta dei paesaggi e dei luoghi guerciniani, soprattutto visitando le chiese che da quattro secoli custodiscono le opere del Maestro e dei suoi allievi.
SETTEMBRE CENTESE: tutti in strada per vivere la Città e le sue attività!
Nel 2019, si è celebrata la 46ª Edizione del Settembre Centese, una manifestazione dove tutte le realtà di Cento, attività commerciali, culturali, sportive e di volontariato, animano le strade della Città con stand ed eventi durante tutto il mese.
Continuiamo così: riempiamo in nostro amato centro storico… facciamolo vivere, perché è veramente unico!
– Proloco Cento
FESTA DELLA CASTAGNA: caldarroste, ciacciari, mistocchine e migona!
A Novembre la tradizionale Festa delle Castagne organizzata dalla Proloco locale!
In Piazza con le caldarroste fumanti.
NATALE A CENTO: tante iniziative organizzate durante il Natale!
Il centro della Città di Cento trasmette calore anche durante l’inverno!
La Proloco della Città, tante iniziative sociali volte al coinvolgimento della cittadina: dai mercatini artigianali e dell’usato, gli spettacoli teatrali e musicali, alle attività per i peri bambini e ragazzi, come il “Trenino di Natale” e la pista di pattinaggio proprio in centro Città.
Quali servizi si possono trovare nella Città di Cento
Cento è una piccola città, dove giovani e famiglie possono trovare tutto quello che serve per star bene.
Qui non c’è traffico ed anche in bicicletta si raggiungono tutti i servizi primari.
– Daniele Rubino
Il Comune di Cento vanta numerosi servizi alla persona, ad iniziare proprio dall’attenzione per l’istruzione.
Nel territorio sono presenti numerose scuole: per l’infanzia, primarie e secondarie di I° e II°, tra cui: Liceo classico, Istituto Tecnico Economico, Istituto Professionale. Istituto Tecnico ed Istituto Tecnico Tecnologico.
Da segnalare, in ambito formativo, anche il Centro Territoriale Permanente IS Bassi – Burgatti, dedicato all’alfabetizzazione nell’età adulta in un contesto multietnico e multiculturale.
Inoltre, sono presenti biblioteche che hanno sede nei palazzi storici della città e numerosi centri dedicati all’accrescimento culturale come Gallerie d’Arte e Musei.
Non mancano ristoranti di estrema innovazione e qualità, dove i visitatori potranno gustare piatti che – data la posizione geografica della città – attingono dalla tradizione culinaria di Ferrara, Modena e Bologna.
Anche per il tempo libero, Cento offre diversi servizi: per gli amanti dello shopping oltre ai bellissimi negozi del centro cittadino, segnaliamo il parco commerciale “White Park” che, oltre alle numerose attività commerciali, ospita un cinema multisala.
Una piccola città tra le grandi Bologna, Ferrara e Modena.
Il Comune è quasi equidistantem da Bologna (33 Km), da Ferrara (35Km) e da Modena (38 Km).
Tragitto Cento – Ferrara
In auto: 42 min. | In autobus : 1 ora circa | In bus: 1 ora circa
Tragitto Cento – Bologna
In auto: 45 min. | In autobus: 40 min. | In bus: 1 ora circa
Tragitto Cento – Modena
In auto: 1 ora e 15 min. | In autobus: 1 ora circa
Come si compone il tessuto sociale di Cento?
Grazie al tessuto economico, ai numerosi servizi offerti alla persona ed alla qualità della vita in generale, la popolazione di Cento, è dal 2001 in continuo aumento ed oggi conta Oltre 35.000abitanti.
Come possiamo vedere dal grafico Cento è una città relativamente giovane, con solo il 21% di abitanti over 65, quasi eguagliata dagli under 19 (19%) e oltre il 41% di cittadini tra i 20 e i 49 anni.
La dinamicità della popolazione si riflette anche nella composizione dei nuclei familiari, dove meno del 30% è composto da singles, menter il restante 70% circa è rappresentato da coppie o da famiglie con 3 o più componenti.
Il mercato immobiliare centese, un contesto in ripresa dopo le difficoltà
In questi anni le tipologie di immobili compravenduti rispecchia la struttura sociale della città, privilegiando immobili di grandi dimensioni, ottimi per famiglie più numerose. Questa dinamica è stata favorita anche dall’andamento dei prezzi ha consentito a chi si approcciava a Cento dai comuni limitrofi, di acquistare immobili più grandi a parità di investimento.
Come tutti i comuni della nostra zona anche il mercato immobiliare di Cento ha vissuto le difficoltà dovute alla crisi economica, alla quale si sono aggiunte quelle dovute al sisma del 2012, che ha causato danni a diversi immobili pubblici e privati.
Con la ricostruzione post sisma anche il mercato centese si è lentamente ripreso segnado una crescita costante dal 2015 al 2018, quando ci si è avvicinati alle 400 compravendite
Alcuni cenni storici sulla nascita di Cento:
- La prima comunità formalmente costituita nella zona risale al 1185, quando il vescovo di Bologna riconobbe giuridicamente la comunità costituita dai contadini impegnati nelle opere di bonifica dei territori a loro assegnati.
- Nel 1376 avvenne la separazione di Cento dal paese Pieve di Cento, a cui venne riconosciuto lo status di “città autonoma”, grazie al decreto del principe centopievese Bernardo de Bonnevalle, Vescovo di Bologna.
- Ci fu un grande cambiamento nel 1502, quando a seguito del matrimonio fra Alfonso I d’Este e Lucrezia Borgia, Cento e Pieve vennero “sottratte” alla signoria del Vescovo di Bologna e portate in dote da Lucrezia alla famiglia d’Este.
- Nella seconda metà del ‘500, Cento assunse rilievo anche dal punto di vista culturale: nel 1543 Alberto Accarisio, con l’aiuto di un tipografo itinerante, stampò presso la propria abitazione nell’attuale corso Guercino, il primo vocabolario della lingua volgare.
- Per la città il ‘600, fu un secolo caratterizzato da guerre, epidemie e carestie: la popolazione stremata dai conflitti bellici, fu ulteriormente messa alla prova nell’estate del 1630, dal terribile contagio di peste.
- Nel 1632, per esorcizzare la passata pestilenza e gli altri mali, i centesi decisero di celebrare il carnevale con una giostra memorabile.
- Dopo un breve periodo di pace, la Città venne coinvolta nella guerra per il ducato di Castro, che si protrasse per quasi un decennio dal 1641 al 1649; a questa si aggiunse anche una grave inondazione del Fiume Reno, che separa Cento dalla sua Pieve, anche dal punto di vista fisico: il letto del fiume si ritrovò infatti nel mezzo dei due centri.
- Va ricordato che, nonostante questi tragici eventi, proprio in questi anni nacquero le importanti scuole pittoriche dei Gennari e successivamente quella del Guercino, artista apprezzato in Italia e all’estero.
- Nel 1754 Papa Benedetto XIV diede a Cento, con Bolla Papale, il rango di “Città” e nel 1797, durante la Repubblica Cisalpina venne scelta quale capoluogo del Dipartimento dell’Alta Padusa.
- All’inizio del XIX secolo, la Città fece parte del regno napoleonico, che ebbe termine nel 1815 quando il cardinale Consalvi instaurò nella zona lo Stato Pontificio, riportando a Cento le opere d’arte trafugate da Napoleone.
- I decenni successivi videro un grande fermento politico, con la comparsa di personaggi storici del risorgimento, come il centese Ugo Bassi, fucilato a Bologna nel 1849 dalle truppe austriache.
- Nel 1860, con voto plebiscitario venne sancita l’annessione al Regno dei Savoia e nel 1928 un decreto reale modificò il confine con Pieve di Cento, con il passaggio di quest’ultima alla provincia di Bologna.
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