Nato dalla riunione dei tre quartieri Colli, Galvani e Murri, il quartiere Santo Stefano è considerato uno dei quartieri più eleganti della città. Il quartiere, con un’estensione di circa 30 kmq, si estende verso sud dal centro della città fino a comprendere alcune zone collinari dell’appennino tosco-emiliano, i rinomati “Colli bolognesi”.
Il quartiere Santo Stefano, nella sua attuale configurazione, nasce nel 2016 in seguito alla riforma sul decentramento atta a garantire una maggior efficienza di servizi e uffici comunali, con particolare riguardo alle attività di carattere sociale e assistenziale.
Quartiere Santo Stefano: Arte e Storia
La zona più ricca di storia del quartiere è di certo quella che ricade all’interno della cinta muraria e che comprende le zone adiacenti a due delle più importanti piazze dell’intera città: Piazza Maggiore e Piazza Santo Stefano che, assieme all’omonima via, dà il nome al quartiere.
Piazza Santo Stefano e le “Sette Chiese”
Piazza Santo Stefano è una delle piazze più iconiche della città di Bologna: con la sua bizzarra forma triangolare e l’acciottolato che durante la bella stagione si riempie d’erba facendola assomigliare ad una specie di prato, è teatro di numerosi eventi culturali e musicali, oltre che di un bellissimo mercatino vintage.
A chiudere un lato della piazza c’è la Basilica di Santo Stefano, che è unica nel suo genere: è un complesso composto dalle “Sette Chiese“. Il complesso, voluto dal vescovo e santo protettore della città Petronio in seguito ad un suo viaggio a Gerusalemme, era destinato a riprodurre i luoghi della passione di Cristo.
Tante sono le bellezze e le curiosità storiche e artistiche che si offrono ai visitatori che si inoltrano nel percorso tra i vari edifici che compongono il complesso e di cui ne elenchiamo solo alcune:
- il grande gruppo ligneo dell’Adorazione dei Magi, il presepe più antico del mondo con statue a grandezza d’uomo conservato nella Chiesa della Trinità;
- il crocifisso, ad opera dell’artista Simone dei Crocifissi, che domina il presbiterio della Chiesa del Crocifisso con la sua cripta, dove troviamo, tra quelle che dividono le cinque navate, una colonna che dovrebbe riprodurre l’altezza esatta di Gesù;
- la fonte d’acqua che rimanda, nella simbologia stefaniana, alle sacre acque del fiume Giordano nella Chiesa Del Sepolcro.
Piazza Maggiore e la Basilica di San Petronio
Cuore della città, Piazza Maggiore è circondata su tutti e quattro i lati dai più importanti edifici storici della città: Palazzo del podestà, Palazzo d’Accursio (oggi sede del municipio) Palazzo dei Banchi, un tempo sede di botteghe, detti anche banchi, che esercitavano l’arte cambiaria e la Basilica di San Petronio.
Adiacente alla piazza troviamo Piazza Nettuno, anche conosciuta come “piazza del gigante” per via della famosa statua del Nettuno ad opera del Giambologna, simbolo della città, recentemente restaurata.
La Basilica di San Petronio, sesta chiesa più grande del mondo, è dedicata al santo patrono della città.
All’interno della chiesa è possibile ammirare numerose opere d’arte, conservate soprattutto nelle ventidue cappelle che si aprono ai lati della navata principale tra cui: la Cappella di S. Petronio, progettata da Alfonso Torreggiani, destinata a contenere la reliquia del capo di San Petronio; il dipinto “L’Arcangelo Michele che scaccia il demonio” di Donato Creti; gli affreschi “Il Giudizio Universale” e “L’inferno”, entrambi ad opera dell’artista Giovanni Da Modena.
Quartiere Santo Stefano: Parchi e verde
Proseguendo verso sud, uscendo dalla cinta muraria attraverso porta Santo Stefano, a dominare la scena sono invece i numerosi parchi cittadini, tra cui i Giardini Margherita, i giardini di Villa Ghigi e il parco Lunetta Gamberini.
I Giardini Margherita
Con i suoi 26 ettari, i Giardini Margherita sono il polmone verde del quartiere Santo Stefano e dell’intera città.
Inaugurati nel 1879 su disegno dell’eclettico conte di Sambuy, e dedicati alla Regina Margherita, i giardini conservano buona parte dell’assetto originario vagamente ispirato ai parchi romantici inglesi: ampi viali alberati, un laghetto contornato da finte scogliere di gesso, vasti prati, boschetti di querce e altri angoli più naturali con alberi esotici (cedri, pini, ippocastani, platani, cipressi calvi, qualche farnia, una sequoia).
I Giardini Margherita sono un luogo frequentatissimo della città, sia d’inverno che d’estate: che ci si voglia rilassare e leggere un buon libro in tranquillità o fare un po’ di sport all’aperto o semplicemente evadere dalla città, gli ampi spazi del parco, in cui non mancano i servizi e le comodità, sono l’ideale.
Villa Ghigi
Proprio di fronte ai Giardini Margherita, sorge il “Parco Villa Ghigi“, prima residenza della famiglia dei Ghigi, che sul finire degli anni ’60 donarono una porzione della loro tenuta al comune di Bologna. Aperto al pubblico dopo alcuni lavori di adeguamento alla nuova funzione nel 1974, il parco si sta sempre più trasformando in un grande laboratorio naturale, che cresce dentro la città e per la città: grazie alle attività educative scolastiche ed extrascolastiche e alla visione della fondazione Villa Ghigi, lo spazio è un luogo speciale di sperimentazione in cui osservare, apprendere e fare esperienze che sottolineano e fanno immediatamente comprendere il peculiare rapporto tra Bologna e la parte collinare del suo territorio.
Parco Lunetta Gamberini
Il nome del parco, che si estende su una superficie di ben 14,5 ettari, deriva dalla “Lunetta“, una costruzione militare che, tra il 1860 e il 1867, sarebbe servita a creare una linea difensiva per proteggere Bologna.
A rendere caratteristico questo parco sono le alte siepi miste che lo circondano, isolandolo completamente dal panorama urbano e riducendo di molto i rumori del traffico. Oltre ad ospitare al suo interno alcune scuole di diverso ordine e grado, Il Parco Lunetta Gamberini ospita il Centro Sportivo Giorgio Bernardi che, oltre ai campi da basket, pallavolo, tennis e alla piccola pista di pattinaggio, è la culla del football americano made in Italy, essendo il campo di casa delle squadre Braves Bologna, Doves Bologna e Warriors Bologna.
Quartiere Santo Stefano: Il Molino Parisio
Altro luogo del quartiere degno di nota, è il Molino Parisio: un mulino ad acqua alimentato dal Canale di Savena che esisteva già nel 1410 e rimasto in attività fino al 1983. Ciò che rende particolarmente interessante questa struttura, oltre al lunghissimo periodo di attività, è la testimonianza del profondo legame tra la popolazione e le vie d’acqua del territorio, in particolare quelle del Savena, dal cui canale furono scavate canalette secondarie (di cui sono tuttora visibili alcune strutture nel sottosuolo) atte a portare l’acqua per irrigare i campi e approvvigionare le imprese manifatturiere che nel tempo sono sorte attorno al mulino: nei pressi del Mulino Parisio si aggiunsero infatti, grazie alla presenza dell’acqua, anche tintorie, concerie, vetrerie e falegnamerie che, insieme alle abitazioni, costituirono un piccolo ma significativo centro abitato accanto al borgo di Chiesa Nuova, luogo di culto edificato nel 1585.
Quartiere Santo Stefano: Tessuto Urbano e sociale
Grazie anche alla sue estensione, che come ricordiamo va dal centro della città, verso sud fino a lambire le colline dell’Appennino, il tessuto urbano del quartiere Santo Stefano è piuttosto variegato: si va dalle tipiche case bolognesi con i portici, alle ville di più recente costruzione che sorgono sui colli e dove abitano numerosi VIP legati, per nascita o per adozione, alla città. Oltre ad essere un quartiere esclusivo ed elegante, Santo Stefano è, come abbiamo visto, anche un luogo ricco di arte e cultura: oltre alle già citate piazze, basiliche e monumenti, all’interno del quartiere troviamo la Sala Borsa, una delle più ricche biblioteche multimediali dell’intera penisola e Palazzo Re Enzo, sede di importanti manifestazioni culturali, festival ed esposizioni. Sempre nei pressi di Piazza Maggiore, ci sembra d’obbligo citare il dedalo di stradine dedicate alle arti ed ai mestieri, dove poter gustare e acquistare ogni tipo di specialità eno-gastronomica e sentire l’anima della città.
Appena fuori dalla cinta muraria, i numerosi parchi offrono poi occasioni di svago e di aggregazione, oltre a quiete ed aria pulita, lontani (anche se fisicamente a due passi) dai ritmi più frenetici del centro.
Mercato immobiliare e agenzie locali
Anche per quanto riguarda le quotazioni del mercato immobiliare, a causa del tessuto urbano eterogeneo e la grande superficie del quartiere, c’è una grossa variabilità in base alle zone all’interno del quartiere stesso.
La zona nei pressi di Piazza Santo Stefano e dell’omonima via, dal punto di vista immobiliare, rappresenta circa il 4% di tutte le transazioni immobiliari di Bologna. Il prezzo medio degli appartamenti in questa zona è di circa 3.400 €/m², significativamente superiore al prezzo medio cittadino, pari a circa 2.850 €/m².
La zona nei pressi di via Murri rappresenta anch’essa circa il 4% di tutte le transazioni immobiliari di Bologna, ma il prezzo medio degli appartamenti in zona è lievemente inferiore: circa 3.000 €/m²
Spostandoci in zona colli, che dal punto di vista immobiliare rappresenta soltanto l’ 1% di tutte le transazioni della città, ha un prezzo medio per gli appartamenti di di circa 3.400 €/m² (Fonte mercato-immobiliare.info)
Immobiliare San Pietro nel quartiere Santo Stefano:
Presente sin dal 2009 la nostra agenzia nel quartiere Santo Stefano aiuta le famiglie nella compravendita e nella locazione della propria casa. Nel corso degli anni la nostra agenzia è diventata un riferimento per l’intera comunità, non solo per le esigenze strettamente legate alla ricerca della casa, ma anche per quanto riguarda la ricontrattazione del mutuo o la verifica delle proprie polizze assicurative, diventando una vera e propria agenzia per la casa.
Sono state infatti circa 400 le richieste di informazioni ricevute nel 2017 e speriamo crescano ancora nel 2018!
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- Dal lunedì al venerdì 09:00 – 12:30 e 15:00 – 19:30
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I contatti dell’agenzia sono 051.444.113 – bo-murri@immobiliaresanpietro.it