È da qualche giorno disponibile il rapporto sul mercato residenziale nel secondo trimestre 2018 redatto dalla Agenzia delle Entrate e, anche per questo trimestre, i dati sono più che incoraggianti.
Le compravendite di immobili residenziali effettuate nel periodo in esame (Aprile – Giugno) sono state, in termini di NTN, 153.639, facendo registrare una crescita del +5,6%. In crescita anche il mercato degli uffici (6,7%), i negozi (5,4%) e i capannoni (1,3%). In rialzo anche gli scambi di box auto (+4,6%) e di cantine e soffitte (+8,6%).
Andiamo a vedere più in dettaglio questi dati, con particolare attenzione al mercato residenziale.
Mercato Immobiliare – secondo trimestre 2018: Il contesto di riferimento
Per quanto riguarda la zona euro, l’Eurostat indica una tendenza alla crescita del prodotto interno lordo anche nel secondo trimestre del 2018, precisamente lo 0,4% in più rispetto al primo trimestre di quest’anno e un +2,2% rispetto allo stesso trimestre del 2017. Per quanto riguarda il nostro paese, il tasso di crescita del PIL è cresciuto con un tasso tendenziale del 1,2%. Per quanto riguarda i tassi d’occupazione l’Italia fa registrare il 58,7% di occupati, in crescita del 1,2% rispetto all’anno precedente.
Nonostante questi seppur timidi segnali di crescita, rimane però alto il clima di incertezza in cui versano le famiglie italiane su tematiche quali giudizi e attese sulla situazione economica della famiglia, opportunità attuale e possibilità future del risparmio, opportunità all’acquisto di beni durevoli, bilancio finanziario della famiglia.
Per concludere, il clima del mercato immobiliare residenziale del II trimestre 2018 secondo il sentiment e alcuni fatti registrati dal Sondaggio congiunturale del mercato delle abitazioni in Italia è così sintetizzabile:
- Diminuisce la quota di operatori che segnalano pressioni al ribasso sulle quotazione degli immobili e, di contro, aumenta la quota di colore che evidenziano una stabilità dei prezzi.
- Si consolidano i segnali di stabilizzazione della domanda
- I tempi di vendita risultano sostanzialmente stazionari (in media 7,5 mesi)
- Cresce di circa un punto la quota di acquisti finanziati da mutui, con un rapporto fra prestito e valore dell’immobile sceso al 75%
Mercato residenziale – secondo trimestre 2018: i dati nazionali e territoriali.
Come anticipato in apertura di questo articolo il mercato immobiliare delle abitazioni è in crescita tendenziale del 5,6% rispetto al trimestre precedente, confermando il trend positivo fatto registrare negli ultimi tre anni dal mercato immobiliare italiano.
La crescita, su scala nazionale, continua a risultare più marcata nei comuni minori, anche se con una differenza meno evidente rispetto al trimestre precedente (+5,9%, contro il +5,1% dei capoluoghi di provincia). Nonostante ciò, in ben tre macroaree su cinque (Nord Est, Sud e Isole) a crescere di più sono i capoluoghi di provincia (il dato più rilevante è il +10% registrato nei capoluoghi del Nord Est).
È importante sottolineare come, sia in termini aggregati sia disaggregati, in questo trimestre nessun tasso tendenziale risulta negativo, con il Nord che spicca sia in termini di volumi (quasi il 55% del totale delle compravendite si concentra in quelle aree del Paese), sia come dinamica (il Nord segna un +7%, rispetto al +3,3% del Centro-Sud).
Mercato residenziale – secondo trimestre 2018: Le grandi città
Riguardo alle 8 principali città italiane per numero di abitanti (Roma, Milano, Torino, Napoli, Genova, Bologna e Firenze), è confermata la tendenza sopra descritta parlando dei capoluoghi e comuni minori, con tassi medi inversamente proporzionali alle dimensioni dei comuni interessati. Il tasso medio, +2,5%, pur in crescita rispetto al trimestre precedente (era +0,7%), risulta meno della metà sia di quello nazionale (+5,6%) sia di quello dei capoluoghi di Provincia (+5,1%).
L’unica città a far registrare un segno negativo è Roma, che resta comunque la città con il maggior numero di compravendite effettuate nel trimestre in esame.
Per quanto riguarda le superficii compravendute il un tasso medio per gli otto comuni del +2,4%, sostanzialmente analogo a quello relativo al NTN, la superficie media delle abitazioni compravendute è stabile (-0,1 m2). Si rilevano però differenze nei dati specifici delle città, come a Firenze, Milano, Palermo e Roma. Va sottolineato che i tassi di crescita più significativi si sono registrati nelle due classi estreme: +8,8% nelle unità inferiori a 50 mq e +5,6% in quelle superiori a 145 mq.