Pandemia, inflazione e guerra non rallentano la voglia di mattone in Italia
La casa si conferma l’investimento di riferimento per gli italiani.
Nonostante gli effetti della pandemia fossero ancora prominenti nel 2021 le compravendite residenziali sono arrivate a quota 750.000, andando così a marcare un + 34% rispetto al 2020, secondo i dati che emergono dall’Osservatorio Immobiliare Nazionale Fiaip.
Aumento della compravendita delle seconde case
Nel report presentato dal presidente del centro studi Fiaip Francesco La Commare, appare evidente come il mercato immobiliare sia stato trainato da un forte aumento della compravendita delle seconde case, salite a circa 190.000 unità, registrando un+ 52% rispetto al 2020.
Acquisti di seconde case finalizzate sia ad un utilizzo personale, ad esempio per trascorrere i fine settimana e le vacanze “più liberi”, magari coniugando esigenze di lavoro o di studio per i figli, e sia destinate all’investimento per locazioni brevi, ambito particolarmente richiesto da dopo l’inizio della pandemia.
Nuovo focus sull’efficienza energetica
I dati del rapporto annuale Enea, I-Com e Fiaip hanno inoltre evidenziato come il focus si sia concentrato sulla compravendita di immobili efficienti a livello energetico, segnando come il 30% degli acquisti immobiliari ha riguardato nuove costruzioni in classe A1.
In aggiunta il rapporto ha marcato l’esistenza di un potenziale di efficientamento molto elevato per gli edifici da ristrutturare tuttora in larga parte energeticamente inefficienti (90% delle transazioni immobiliari nelle ultime tre classi energetiche).
Tutto ciò è dovuto in gran parte anche all’implementazione del Superbonus 110% erogato dallo Stato.
Cresce la richiesta di acquisto nei borghi
Dall’analisi di Fiaip emerge anche un altro trend, cioè la voglia degli italiani di acquistare una prima o una seconda casa nei borghi, dove le richieste tra il 2020 e il 2021 sono salite del +30%
Voglia di acquistare nei piccoli centri dettata soprattutto dalla crescente volontà di lavorare in luoghi meno affollati, più tranquilli e con una qualità della vita superiore anche dal punto di vista ambientale.
Di tale numero di richieste si registra però la concretizzazione di solo l’1/4 in acquisti, a causa dell’assenza di servizi e di infrastrutture digitali, in particolare della fibra ottica oramai divenuta indispensabile per assicurare una veloce navigazione online.
Bologna si conferma fra i maggiori centri d’investimento immobiliare
Le grandi città registrano in ogni caso crescite sia nelle compravendite sia nelle locazioni, con una particolare spinta per quanto riguarda Bologna che si attesta al +6,8% di transazioni e +3,8% di locazioni nel 2021.
Anche i prezzi crescono, mentre i tempi di vendita in calo lasciano intuire i primi segnali di una diminuzione dell’offerta.
“L’attrattività di Milano e Bologna insegna – afferma Baccarini, presidente nazionale Fiaip – quanto sia necessaria una strategia Nazionale sulle città che, tenendo conto delle migliori esperienze non solo Italiane, dia vita ad un riconosciuto modello di città sostenibile, innovativa e digitalizzata attraverso una visione integrata delle politiche urbanistiche che contempli non solo il settore Casa ma anche quello dei trasporti, della tutela dell’ambiente, della sicurezza e preveda la necessaria semplificazione e digitalizzazione delle procedure pubbliche orientate a favorire la circolazione regolare degli immobili, al fine di rendere le città ancora più vivibili e attrattive a beneficio del mercato e a tutela del cittadino.”