La Legge di Bilancio 2017, oltre alle già trattate norme sulle agevolazioni antisismiche e l’ecobonus, offre anche possibili detrazioni fino al 50% per le ristrutturazioni edilizie.
Il bonus per le ristrutturazioni edilizie:
L’agevolazione fiscale sugli interventi di ristrutturazione edilizia è disciplinata dall’art. 16-bis del Dpr 917/86 (Testo unico delle imposte sui redditi) e consiste in una detrazione dall’Irpef del 36% delle spese sostenute, fino a un ammontare complessivo delle stesse non superiore a 48.000 euro per unità immobiliare.
Tuttavia, per le spese effettuate dal 26 giugno 2012 al 30 giugno 2013, il decreto legge n. 83 del 2012 ha elevato al 50% la misura della detrazione e a 96.000 euro l’importo massimo di spesa ammessa al bonus.
Questi benefici sono stati in seguito più volte prorogati: la Legge di Bilancio 2017 (legge n. 232 dell’11 dicembre 2016) ha infatti prorogato al 31 dicembre 2017 la possibilità di usufruire della maggiore detrazione Irpef (50%), confermando il limite massimo di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare.
Attenzione però: dal 1° gennaio 2018 la detrazione tornerà alla misura ordinaria del 36% e con il limite di 48.000 euro per unità immobiliare.
È possibile detrarre dall’Irpef una parte degli oneri sostenuti per ristrutturare le abitazioni e le parti comuni degli edifici residenziali.
In particolare, i contribuenti possono usufruire delle seguenti detrazioni:
- 50% delle spese sostenute (bonifici effettuati) dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2017, con un limite massimo di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare.
- 36%, con il limite massimo di 48.000 euro per unità immobiliare, delle somme che saranno spese dal 1° gennaio 2018.
L’agevolazione può essere richiesta per le spese sostenute durante l’anno – secondo il criterio di cassa – e va suddivisa fra tutti i soggetti che hanno sostenuto la spesa e che hanno diritto alla detrazione. Se gli interventi realizzati in ciascun anno consistono nella prosecuzione di lavori iniziati in anni precedenti, per determinare il limite massimo delle spese detraibili si deve tenere conto di quelle sostenute nei medesimi anni: si avrà diritto all’agevolazione solo se la spesa per la quale si è già fruito della relativa detrazione non ha superato il limite complessivo previsto.
Beneficiari delle detrazioni sulle ristrutturazioni edilizie:
Le agevolazioni Irpef sui lavori di ristrutturazione edilizia sono rivolte alle seguenti categorie di beneficiari:
- Le persone fisiche, intesi come proprietari o “titolari di diritti reali sull’immobile”: Rientrano in questa categoria anche i semplici inquilini, che potranno accedere alle detrazioni solo nel caso in cui i si facciano carico delle spese.
- Familiare convivente, anche con unione civile, del titolare o possessore dell’immobile, purché gli siano intestati pagamenti e fatture; ciò è previsto anche nel caso in cui “le abilitazioni comunali siano intestate al proprietario dell’immobile e non al familiare che usufruisce della detrazione”.
- Società e imprenditori, limitatamente agli immobili non rientranti nelle definizioni di “beni strumentali” o “merce”.
- Promissario acquirente dell’immobile, a patto che questi abbia già registrato il compromesso e che le spese per gli interventi siano a proprio carico.
Per gli interventi effettuati sulle parti comuni dei condomini, la detrazione spetta al singolo condomino nel limite nella quota a lui imputabile, a condizione che quest’ultima sia stata effettivamente versata al condominio entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi
Tipologia di interventi coperti dalle detrazioni sulle ristrutturazioni edilizie.
La tipologia di interventi che rientrano nel bonus sulle ristrutturazioni edilizie comprendono:
- Interventi sugli immobili residenziali e le loro parti comuni: è possibile detrarre il 50% delle spese sostenute per lavori di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati sulle singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, comprese quelle rurali e le relative pertinenze, e le loro parti comuni.
Manutenzione
OrdinariaOpere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici; opere necessarie a integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti; la sostituzione di pavimenti, infissi e serramenti; la tinteggiatura di pareti, soffitti, infissi interni ed esterni; il rifacimento di intonaci interni; l’impermeabilizzazione di tetti e terrazze; la verniciatura delle porte dei garage. Manutenzione Straordinaria Opere e modifiche necessarie al rinnovamento e sostituzione di parti anche strutturali degli edifici; per realizzare ed integrare i servizi igienici e tecnologici; il frazionamento o accorpamento delle unità immobiliari con esecuzione di opere a condizione che non modifichino la volumetria e la destinazione d’uso, come ad esempio l’ installazione di ascensori, rifacimento di scale, recinzioni, interventi di risparmio energetico. Restauro e Risanamento Conservativo Opere finalizzate a conservare l’immobile e assicurarne la funzionalità per mezzo di un insieme di interventi che, rispettandone gli elementi tipologici, formali e strutturali, ne consentano destinazioni d’uso
con esso compatibili, come ad esempio l’ adeguamento delle altezze dei solai e l’apertura di finestre. - Interventi sugli immobili danneggiati da eventi calamitosi: Si può richiedere la detrazione Irpef del 50% delle spese effettuate per la ricostruzione o il ripristino degli immobili danneggiati a seguito di eventi calamitosi, a condizione che sia stato dichiarato lo stato di emergenza.
- Acquisto e costruzione di box e posti auto: L’agevolazione del 50% spetta anche agli interventi relativi alla realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali, anche a proprietà comune. Possono usufruire della detrazione d’imposta anche gli acquirenti di box o posti auto pertinenziali già realizzati. In questo caso, la detrazione non va calcolata sul prezzo di vendita, ma spetta limitatamente alle spese sostenute per la sua realizzazione, che devono essere dimostrate dall’apposita attestazione rilasciata dal venditore.
- Eliminazione delle barriere architettoniche: è possibile detrarre il 50% delle spese sostenute per l’eliminazione delle barriere architettoniche attraverso l’installazione di ascensori e montacarichi e per la realizzazione di lavori utili a facilitare la mobilità interna alle unità immobiliari e la comunicazione delle persone con disabilità gravi.
- Interventi per la prevenzione degli illeciti: rientrano in questa categoria gli interventi finalizzati a prevenire il rischio di furti, aggressioni e sequestri. La detrazione può essere richiesta solo per le spese sostenute per gli interventi sugli immobili, come ad esempio l’installazione di cancellate e recinzioni, grate sulle finestre, porte blindate, sistemi di allarme e videosorveglianza, vetri antisfondamento, casseforti e sostituzione di serrature.
- Interventi di cablatura e riduzione dell’inquinamento acustico: sono detraibili al 50% anche le spese sostenute per gli interventi finalizzati alla cablatura degli edifici e al contenimento dell’inquinamento acustico.
- Acquisto e installazione di impianti fotovoltaici: Possono accedere alla detrazione Irpef del 50% anche le spese per l’acquisto e l’installazione di impianti fotovoltaici di potenza fino a 20 kw per la produzione di energia elettrica ad uso domestico. Non è necessario che l’installazione sia accompagnata da opere edilizie, ma è sufficiente presentare la documentazione necessaria ad attestare il conseguimento del risparmio energetico.
- Adozione di misure antisismiche: è detraibile il 50% delle spese sostenute per l’adozione di misure antisismiche per la messa in sicurezza statica degli edifici. (per maggiori info, consulta il nostro articolo a riguardo)
- Bonifica dall’amianto: rientrano nella lista delle agevolazioni al 50% anche le spese sostenute per la rimozione dell’amianto.
- Interventi anti-infortunio: per ottenere la detrazione al 50% su questa tipologia è necessario realizzare interventi sugli immobili o riparare gli impianti insicuri: per esempio, si può ottenere la detrazione per la sostituzione di tubi o altre parti di impianti, l’installazione di corrimano, vetri anti-infortunio e rilevatori di gas.
- Acquisto di immobili ristrutturati: rientra nelle agevolazioni Irpef al 50% anche l’acquisto di un immobile ad uso abitativo ristrutturato, fino ad un tetto massimo di 96.000 euro. L’acquisto deve avvenire entro 18 mesi dalla fine dei lavori, che devono aver coinvolto l’intero edificio ed essere stati svolti da imprese di costruzione o di ristrutturazione immobiliare o da cooperative edilizie.
Adempimenti necessari per usufruire del bonus ristrutturazioni:
Prima di iniziare i lavori, chi volesse usufruire delle detrazioni, deve dotarsi dei titoli abilitativi necessari per gli interventi che dovrà effettuare.
Innanzitutto è necessario inviare all’Azienda Sanitaria Locale (ASL) una comunicazione contenente le generalità del committente dei lavori e l’ubicazione dell’immobile; la natura dell’intervento da realizzare; i dati identificativi dell’impresa esecutrice e la sua assunzione di responsabilità sul rispetto degli obblighi in materia di sicurezza sul lavoro e contribuzione; la data di inizio dei lavori.
Per i lavori sulle parti comuni degli edifici residenziali invece è necessaria una delibera assembleare per l’approvazione dei lavori e la ripartizione delle spese e della detrazione sulla base delle tabelle millesimali.
Chi ha già effettuato i lavori e intenda usufruire della detrazione per gli interventi realizzati deve indicare, nella dichiarazione dei redditi, i dati catastali identificativi dell’immobile e, se i lavori sono effettuati dal detentore, gli estremi di registrazione dell’atto.
Infine, per poter usufruire delle detrazioni, è necessario che i pagamenti siano effettuati con bonifico bancario o postale, da cui devono risultare: la causale del versamento, con riferimento alla norma (articolo 16-bis del Dpr 917/1986); il codice fiscale del beneficiario della detrazione; il codice fiscale o il numero di partita Iva del beneficiario del pagamento.
Fonti:
Agenzia delle entrate