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Imposte sulla casa 2018

31 Ottobre 2018 di Redazione Immobiliare San Pietro

La casa: il relax sul divano, il comodissimo letto, la nostra sfiziosa cucina, l’accogliente salotto e… le tasse da pagare!

In questa breve guida vi daremo quante più informazioni possibile sulle imposte sulla casa 2018, per chi acquista o per chi  affitta, aiutandovi a comprendere meglio cosa sono e a cosa si riferiscono sigle come IMU, TASI, TARI, IUC. Buona Lettura!

L’Imposta Unica Comunale (IUC):

Introdotta nel 2014, l’Imposta Unica Comunale – o IUC – si basa su due presupposti: il possesso dell’immobile e l’erogazione di servizi da parte del comune.

In questa imposta unica sono quindi andate a confluire: l’Imposta Municipale Unica (IMU) relativa al possesso dell’immobile, il Tributo per i Servizi Indivisibili (TASI) e la Tassa sui Rifiuti (TARI) relative ai servizi erogati dal comune. In dettaglio, la TARI è a carico di chi utilizza l’immobile, a qualsiasi titolo, mentre la TASI è a carico del proprietario dell’immobile a patto che l’immobile in questione non sia l’abitazione principale.

Imposte sulla casa 2018: IMU – Imposta Municipale Unica

L’IMU è applicabile ai seguenti soggetti:

  • Proprietari di fabbricati, aree fabbricabili e terreni
  • Titolari di usufrutto
  • Coniugi assegnatari della casa coniugale in seguito a divorzio, separazione o annullamento del matrimonio
  • Concessionario di aree demaniali
  • Locatario di immobili concessi in locazione finanziaria

Nel caso specifico delle abitazioni, l’Imposta Municipale Unica si applica anche all’abitazione principale (ovvero dove il proprietario e la sua famiglia dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente.), se questa è considerata bene di lusso, quindi appartenente alle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 (case signorili, ville e castelli). Non è dovuto alcun pagamento se l’abitazione principale rientra nella altre categorie catastali (A/2; A/3; A/4; A/5; A/6; A/7).

Le aliquote IMU sono stabilite dai singoli comuni e, per le abitazioni che non sono principali e che non vengono considerate bene di lusso, il calcolo avviene rivalutando del 5% la rendita catastale dell’immobile e moltiplicando la cifra ottenuta per un coefficiente che viaria in base alla categoria dell’immobile.

Fortunatamente, sono disponibili online diversi strumenti con cui si può calcolare l’imposta in maniera semplice:

Calcolo IMU – Amministrazioni Comunali.it
Calcolo IMU – Riscotel.it

Vi ricordiamo che il saldo dell’imposta IMU 2018 è previsto per il 17 Dicembre.

Impose sulla casa 2018: TASI – Tributo per i servizi indivisibili

La TASI riguarda i servizi comunali indivisibili, come ad esempio l’illuminazione delle strade cittadine, la tutela dei beni culturali, servizi sociali ed assistenziali, la manutenzione di strade e verde pubblico ecc…

La Legge di Stabilità del 2016 ha abolito l’onere di questa tassa sulla prima casa (anche in questo caso a patto che non sia considerata un bene di lusso) sia per i proprietari che per gli affittuari. Ciò significa che la TASI, in caso di immobili in affitto, deve essere saldata dal proprietario e non dagli affittuari. Sono inoltre esentati i parenti di primo grado a cui venga dato in usufrutto l’immobile, a patto che il loro ISEE non superi i 15.000€.

L base imponibile per il calcolo della TASI è la stessa di quella dell’IMU, a cui poi andrà sommata un’aliquota base del 1 per mille, e che non potrà superare per legge il 3,3 per mille.

Anche in questo caso, per facilitarvi il calcolo di questa tassa, vi segnaliamo un buon servizio online:

Calcolo TASI – Calcolotasi.it

Impose sulla casa 2018: TARI – Tassa sui rifiuti

La TARI è l’imposta sui rifiuti che a partire dal 2015 ha sostituito le vecchie tarsu, tia e tares. A  dover pagare questa tassa sono gli occupanti, a qualsiasi titolo, di immobili, locali o aree scoperte suscettibili di produrre rifiuti urbani. In caso di immobili in affitto, l’onere del pagamento spetta dunque all’inquilino e non al proprietario. Il calcolo di questa tassa avviene considerando diversi fattori, fissi e variabili, tra cui la destinazione d’uso dell’immobile – abitativo o commerciale -, la superficie e il numero di abitanti dello stesso. È possibile ottenere delle esenzioni sulla Tari, previa presentazione del modello ISEE.
La TARI, essendo una tassa comunale, ha costi, scadenze e modalità di pagamento che possono variare da comune a comune.

Per aiutarvi nel calcolo della TARI, potete utilizzare il calcolatore messo a disposizione dal sito Amministrazionicomunali.it-calcolo TARI

 

Categorie: Fisco e tasse, Norme e Obblighi Tags: IMU, Pressione Fiscale Immobile, TASI

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