Dopo la pausa estiva torniamo a parlarvi nuovamente di abitare sostenibile, tema portante del meeting dell’immobiliare San pietro tenutosi in maggio presso la sede Bolognese di Illumia.
Nei precedenti articoli vi abbiamo parlato di NZEB (Near Zero Energy Buildings) e di nuove tecnologie abitative, e abbiamo discusso assieme a Gaetano Rasom della Rasom Wood Technology del lavoro svolto dalla sua azienda, illustrando i vantaggi derivanti dall’uso del legno come materiale da costruzione (qui potete trovare un resoconto del suo intervento)
In questo ultimo articolo invece affronteremo il problema della sostenibilità da un altro punto di vista, grazie all’Ingegnere Stefano Frascari della Frascari Costruzioni che, nel suo intervento, ha sviscerato il tema della riqualificazione urbana come mezzo per ripensare agli assetti urbani delle nostre città.
La riqualificazione Urbana:
Con il termine “Riqualificazione Urbana” si intendono quelle azioni di recupero e riqualificazione del patrimonio edilizio preesistente, interventi che limitano il consumo di territorio salvaguardando il paesaggio e l’ambiente, solitamente attenti alla sostenibilità.
È sempre bene tenere a mente che costruire e abitare sono due attività strettamente legate al territorio.
Il territorio accoglie le nostre case, i nostri luoghi di incontro e di lavoro, convoglia il traffico e deve essere in grado di far coesistere una moltitudine di servizi diversi che ci consentono di condurre le nostre vite.
Lo spazio occupabile dalle nuove costruzioni si è però via via ridotto drasticamente, ed è chiaro che la soluzione a questo problema non è certo quella di costruire in maniera indiscriminata stravolgendo gli assetti urbanistici delle nostre città, aumentando il divario tra centro e periferie, o cementificando ampie aree di verde pubblico.
La soluzione migliore al problema è dunque quella di operare in un ottica riabilitativa di tutte quelle aree che per i più disparati motivi – economici, ambientali, sociali – sono cadute in stato di abbandono o degrado.
Spesso la rigenerazione degli edifici o degli spazi è affiancata da interventi di natura culturale, sociale, economica e ambientale, finalizzati ad un miglioramento della qualità della vita, nel rispetto dei principi di sostenibilità ambientale, legame e valorizzazione del territorio e di partecipazione dei cittadini.
Questo modo di operare non può però prescindere dalla costante interazione e collaborazione tra il pubblico e il privato, in cui l’imprenditore deve coordinare e confrontare il proprio lavoro con quello di enti pubblici, cittadini ed eventuali finanziatori.
I vantaggi del modello riqualificativo sono infatti distribuiti a tutte le parti in gioco: Le pubbliche amministrazioni vedono risolti i problemi legati ad una determinata zona, i cittadini possono beneficiare delle nuove – e migliori – condizioni di vita nell’area interessata, mentre costruttori ed investitori riescono a dare valore al loro investimento.
Il processo per un intervento di riqualificazione:
Per darci un’idea chiara del processo seguito in un intervento di riqualificazione, L’ingegnere Stefano Frascari ci spiega:
“Il processo che dall’idea porta alla realizzazione finale dell’intervento è diviso in due fasi: la prima urbanistica e la seconda edilizia. Nella prima fase, avviene la progettazione dell’intervento di riqualificazione urbana nella sua globalità, quella in cui vengono presi in considerazione e affrontati i macro problemi ambientali, sociali e d’interesse pubblico (come può essere, per esempio, la realizzazione di una scuola). A questo punto, l’imprenditore ha ormai creato un valore aggiunto, una sorta di budget per costruire qualità ambientale. Può quindi iniziare la seconda fase del progetto di riqualificazione, quella edilizia. Qui, gli edifici, o l’edificio, devono essere tali da conservare il valore aggiunto dato dalla fase precedente, nella quale si sono stabiliti gli accordi con tutte la parti in causa. In entrambe le fasi, naturalmente, l’imprenditore deve avere il know-how per fare un prodotto che sia coerente rispetto agli obiettivi. Deve fare anche una casa bella, razionale, competitiva rispetto al mercato e che dia vantaggio all’utente, perché è questa la base del successo della sua iniziativa”
Riqualificazione edilizia e abitare sostenibile:
Come accennato precedente paragrafo, riqualificare un’area significa anche offrire al pubblico “Un prodotto che sia coerente rispetto agli obiettivi”: riqualificare significa dunque anche proporre all’utenza edifici che siano belli, razionali e competitivi sul mercato.
I progetti di riqualificazione urbanistica sono quindi strettamente correlati alle tematiche dell’abitare sostenibile: Ri-qualificare un’area equivale a liberarla da edifici fatiscenti o degradati e riportarla a nuova vita, renderla più moderna e vivibile ed è un ottimo modo per “Sostituire” il vecchio con il nuovo.
Per la Frascari Costruzioni questo si traduce anche nell’utilizzo di materiali che siano moderni, versatili, sicuri e esteticamente accattivanti che potrete ammirare nella gallery qui di seguito.