Castello d’Árgile è un comune di 6.509 abitanti della città metropolitana di Bologna, in Emilia-Romagna e parte dell’Unione Reno Galliera assieme ai comuni di Argelato, Bentivoglio, Castel Maggiore, Galliera, Pieve di Cento, San Giorgio di Piano, San Pietro in Casale.
Il territorio comunale è diviso in quattro aree:
- il capoluogo Argile, situato nella parte ovest del comune. Il suo nome deriva con molta probabilità dal latino “Argiletum”, usato dai Romani per indicare una zona particolarmente ricca di argilla, come era appunto questa, in cui si spandevano le acque del Reno. La zona fu sottoposta alla giurisdizione del vescovo di Bologna fino al 1223; poi, da quella data, entrò a far parte del “contado” sottoposto al governo del Comune di Bologna, che, nel 1380 attribui al paese il titolo di castello in seguito alla ricostruzione del nuovo centro abitato in forma di “castrum”: un luogo fortificato a scopo difensivo, su base rettangolare, circondato da un fossato e da un palancato di legno e accessibile da due porte, una a nord e una a sud, dotate di ponte levatoio.
- la frazione Venezzano-Mascarino, situata nella parte est del comune. Venezano è la denominazione più antica della frazione, rilevata a partire dal 1146, mentre la denominazione Mascarino è relativamente più recente; i primi documenti a recare questa denominazione sono infatti datati 1385. Tale denominazione deriva con ogni probabilità dal cognome della famiglia che possedeva, o fece costruire, la grande villa con “serraglio” che si trovava sul bivio al centro della località e vicino alla chiesa, di cui poteva essere, altrettanto probabilmente, benefattore o donatore. Anche se non si è trovata documentazione certa, si può formulare l’ipotesi che derivi dalla presenza in questo luogo della ricca famiglia possidente dei Mascari di Bologna
- Bagnetto è una piccola area che si protende a ovest, oltre il Reno, chiusa tra il fiume e l’ultimo tratto del torrente Samoggia. Originariamente la frazione era unita al corpo del territorio argilese quando fu scavato il “cavo novo”, cioè un tratto nuovo di Reno che tagliava un’ansa pericolosa nella zona di immissione del Samoggia (circa 1660).
- Isola Amministrativa è una sottile striscia di terreno da sempre parte del territorio comunale di Argile, che si protende a sud-est, tra i comuni di Argelato e Sala bolognese, fino alla località di Savignano. Anche questa zona è il residuo di un ambito territoriale argilese antico più ampio, che, tra la fine del 1200 e gli inizi del 1300 comprendeva parti di Bagno e Volta Reno e che fu poi modificato e ritagliato tra vecchi alvei del fiume, corretti più volte.
Castello d’Argile: cenni storici
Come accennato in precedenza, il comune di Castello d’Argile affonda le sue radici nell’antichità. Anche se i frequenti spagliamenti d’acque, sabbie e argille del fiume Reno hanno probabilmente cancellato ogni antica traccia di centuriazione e di insediamenti, è lecito pensare che la zona fosse abitata e colonizzata dai Romani proprio come nelle aree limitrofe.
Dopo la caduta dell’Impero, il territorio argilese fu di proprietà e sotto la giurisdizione del Vescovo di Bologna fino al 1223, anno in cui – dopo un lungo travaglio di lotte tra Papato e Impero per la supremazia e le cosiddette “investiture”, le popolazioni delle città ottennero – impugnando le armi – una loro autonomia statutaria e fondarono i “liberi Comuni”.
Nel 1380, il Comune di Bologna ordinò la ricostruzione del centro abitato di “Argele” – distrutto delle truppe dei Visconti in lotta per la conquista di Bologna – in forma di “castrum” circondato da un palancato in legno e da un largo fossato pieno d’acqua, con due porte e relativi ponti levatoi per consentire accesso e chiusura. All’interno della cinta furono costruite una trentina di case, prevalentemente in pietra, e una nuova chiesa; fuori la “porta di sotto” un mulino, alimentato dal Canalazzo, come le fosse.
Il progetto e la realizzazione del nuovo Castello d’Argile furono diretti da due dei migliori architetti bolognesi del tempo: Lorenzo da Bagnomarino e Berto Cavaletto. Per valorizzare questo luogo, il Comune di Bologna promosse il Castello d’Argile a sede di Vicariato con lo scopo di amministrare la giustizia per conto del Governo cittadino, con giurisdizione sulle confinanti comunità di “Argelata” (comprendente Venezzano), Bagno e Volta Reno. Il primo vicario fu un Gozzadini.
Nella prima metà del 1400 il territorio argilese si trovò ancora coinvolto in battaglie, assedi e assalti a causa delle lotte per la conquista della Signoria su Bologna, subendo le conseguenze dei passaggi di truppe assoldate dai vari “capitani di ventura” del tempo, assoldati sia dai pontefici che dai capifazione bolognesi o milanesi più agguerriti e potenti: Bentivoglio, Visconti (da Milano), Gozzadini, Canetoli, cardinale Cossa, Piccinino, Marescotti, gli Este da Ferrara e altri.
Questo turbolento periodo di battaglie continuò in seguito sia alla cacciata dei Bentivoglio da Bologna per mano degli eserciti guidati dal Papa Giulio II, sia dopo l’arrivo in Italia delle truppe napoleoniche.
L’assetto urbanistico e residenziale del comune di Castello d’Argile di oggi è il frutto di un lento processo di rinascita e sviluppo, iniziato nel XIX secolo; in particolare con gli interventi attuati dal 1861 in poi, con la costruzione della Chiesa (1859-1863), l’abbattimento di quattro vecchi caseggiati in centro e la realizzazione della nuova piazza, del Municipio e di Palazzo Artieri, tra 1870 e 1875. Da paese prevalentemente agricolo, sempre sottoposto a proprietà altrui, Castello d’Argile si è via via evoluto riappropriandosi del territorio. Nel corso del 1800 quasi tutte le case del centro storico diventarono di proprietà dei residenti e, nel corso del 1900, i contadini a diventarono finalmente proprietari delle terre lavorate.
Castello d’Argile: attività ed interessi
Come tutti i paesi della provincia emiliana, Castello d’Argile offre ai suoi visitatori la bellezza di un borgo con le sue piazze e le sue chiese dal sapore medievale e rinascimentale. Tra i monumenti più importanti segnaliamo la Chiesa Parrocchiale di San Pietro di Argile: dotata di uno splendido campanile, è stata costruita da Giuseppe Brighenti tra il 1835 e il 1840. La chiesa, di impostazione classicheggiante, ospita al suo interno diversi affreschi, tra cui svetta quello raffigurante una crocifissione; posto sulla parete dell’attuale sacrestia quest’affresco è attribuito al famoso Simone dei Cocifissi.
Ci sono inoltre tre grandi quadri di fattura seicentesca: un Cristo in Croce tra i Santi Sebastiano e Rocco, una composizione dei 15 Misteri del Rosario con statua della Madonna al centro (realizzata nel 1844 in sostituzione di una più antica), una Madonna con Bambino in gloria con varie figure di santi.
Nel primo altare a destra è conservata la statua di San Francesco, di fattura settecentesca, portata qui dal Convento dei Ronchi nel 1811, dopo la chiusura di quel Convento con Chiesa.
Altro luogo di interesse storico e architettonico che vogliamo segnalarvi è la Chiesa Parrocchiale di Santa Maria di Venezzano. Lo stile neogotico di questa chiesa è interessante perché inusuale sia per il territorio che per l’epoca di costruzione (1894 -1933); il monumento vanta inoltre una cupola alta ben 44 metri.
L’originalità dello stile si manifesta anche al suo interno, sia nelle ampie vetrate decorate che nell’altare maggiore dedicato alla Vergine e nei due altari laterali dedicati a San Giuseppe ed al Sacro Cuore in cemento marmorizzato bianco con numerose edicole di santi e raffigurazioni sacre.
Per gli amanti della buona tavola (ma non solo) consigliamo una tappa all’Osteria della Stella: costruita probabilmente nel 1500 come “Hospitalia” per accogliere viandanti e pellegrini sulla strada per il convento dei Frati Minori di S. Francesco, l’osteria vive tutt’ora – ben 5 secoli dopo! – come luogo di ristoro.
Per concludere, vi segnaliamo lo splendido Teatro Comunale: nato all’interno della Casa del Popolo – che ospita anche la fornitissima bibilioteca comunale – offre agli abitanti un ricco calendario di eventi e rappresentazioni.
Distribuzione della popolazione a Castello d’Argile
Dal 2001 la popolazione di Castello d’Argile è in costante crescita: nel 2016 la popolazione ha raggiunto le 6.500 unità.
I segmenti di popolazione più presenti sul territorio sono i coniugati nella fascia d’età 40-44, 45-49 e 50-54, indice di una popolazione matura e produttiva. Da sottolineare anche l’alta natalità (come descritto dalla fascia d’ètà 0-4 e 5-9) il dato ci da un’indicazione ben precisa su come il comune di Castello d’Argile sia un luogo produttivo e ottimale per le famiglie.
In breve, ecco i dati salienti riguardanti la demografia della città di Castello dArgile riassunti in tabella:
Popolazione
|
6.550 |
Superficie (Km2) | 34,41 |
Densità (abitanti / Km2) | 225,4 |
Età media | 42,1 |
Reddito medio | € 15.895 |
Famiglie | 2.738 |
Tasso di natalità (nati/1.000 abitanti) | 6,7 |
Scuole e servizi alla persona nel comune di Castello d’Argile
Nel comune sono presenti scuole per l’infanzia e scuole primarie e primarie di secondo grado, mentre per le scuole di secondarie di secondo grado gli argilesi possono rivolgersi ai licei e gli istituti tecnici e professionali della vicina Cento.
A cento si trova anche l’ospedale più vicino, che dista dal centro della città circa 4 chilometri.
Oltre alla già citata storica Osteria della Stella, Castello d’Argile è ricca di ristoranti, trattoria e agriturismo dove poter gustare ogni tipo di pietanza, dalle più elaborate e moderne ai piatti tipici della tradizione emiliana.
Per le piccole e grandi spese quotidiane, visitatori e abitanti possono trovare tutto ciò di cui hanno bisogno nei supermercati Coop e Conad presenti in città.
Viabilità, trasporti e collegamenti con Bologna
Castello d’Argile dista da bologna circa una trentina di kilometri. I tempi di spostamento da un luogo all’altro, nel caso in cui viaggiate in macchina è di poco più di mezz’ora. I tempi di percorrenza per chi invece voglia muoversi con il bus si allungano un po’ e possono variare dai 40 minuti all’ora. La line che collega le due città è la linea 97.
Non esistono collegamenti ferroviari tra Bologna e Castello d’Argile.
Economia e lavoro
Castello d’Argile può contare su un tessuto economico e produttivo che vanta ben 514 imprese, di cui 92 attive nel settore agricolo e ittico, 205 industrie e e 252 imprese nel settore dei servizi.
Buoni i dati sull’imprenditoria giovanile, che fanno registrare nell’area ben 39 imprese detenute da giovani al di sotto dei 35 anni.
Agenzia locale
La nostra Agenzia a Castello d’Argile è in via Matteotti 98. Attiva dal 2001, ha già trovato una casa a ben 313 famiglie, dimostrando la sua vocazione di agenzia per la casa vicina alle esigenze del territorio e dei suoi abitanti.
[wp_bannerize group=”Castello d\’Argile” categories=”55″]