La nostra rubrica “Abitare a… Bologna” è oggi dedicata interamente al quartiere Porto-Saragozza, che si estende su una superficie di 15,426 km² a nord ovest della città. Il quartiere, nella sua attuale configurazione, nasce in seguito alla riforma sul decentramento del 2016 che ha accorpato i due quartieri Porto (costituito dalla zona Marconi e dalla zona Saffi) al quartiere Saragozza.
L’area del Porto deve il suo nome alla via del porto, antico punto d’accesso al Porto Naviglio, lo scalo bolognese per il traffico fluviale in transito sul canale Navile, importante snodo commerciale fin dalla metà del 1500.
L’area Saragozza prende anch’essa il nome dalla sua strada principale, Via Saragozza. Sull’origine del nome di questa strada ci sono diverse teorie: Secondo alcuni autori antichi, il nome sarebbe dovuto alla vicinanza della strada con il “Collegio di Spagna”, un collegio nato in epoca medioevale per ospitare gli studenti spagnoli che si recavano in città per gli studi universitari. Questa teoria però si rivela essere campata in aria perché il Collegio venne fondato nel 1365 mentre il toponimo Saragozza è documentato in un atto di liberazione di un servo risalente al 1118, ben due secoli prima.
Un’altra teoria sul nome della strada sostiene che, come per la città spagnola, il nome derivi da una storpiatura nome latino “Cesaraugusta”. Alcuni reperti di epoca romana rinvenuti nel XVI secolo nei pressi del palazzo Albergati che fanno riferimento alle terme volute da Augusto sembrano avallare questa seconda ipotesi.
Quartiere Porto-Saragozza: Arte e Cultura
Molti sono i reperti storici portati alla luce nel quartiere Porto-Saragozza, dalle necropoli etrusche rinvenuti lungo via Andrea Costa e presso la Certosa, ai reperti votivi risalenti di epoca villanoviana ritrovati a Villa Casarini (oggi sede della facoltà d’ingegneria), fino ad arrivare all’individuazione di terme di età romana nei pressi di Palazzo Albergati in via Saragozza.
Sarebbe per noi impossibile, nel poco spazio a nostra disposizione, elencare tutti i luoghi, gli eventi, le opere e le architetture che fanno di questo quartiere uno dei più interessanti dal punto di vista storico e artistico dell’intera città. Per questo motivo ci limiteremo a raccontarvi i luoghi più iconici del quartiere che, per diversi motivi, testimoniano la vitalità del capoluogo emiliano e la sua capacità di restare nel corso dei secoli uno degli epicentri artistici e culturali europei.
Il cimitero monumentale della Certosa
Situato appena fuori dalla cinta muraria, ai piedi del colle della Guardia dove si trova il santuario della Madonna di San Luca, il cimitero monumentale della Certosa è uno dei luoghi del quartiere Porto-Saragozza da visitare assolutamente.
Istituito nel 1801 riutilizzando le preesistenti strutture della Certosa di San Girolamo di Casara, il cimitero è un vero e proprio museo all’aria aperta, tanto da essere una delle tappe del “Grand Tour” europeo: il viaggio attraverso i luoghi più importanti dell’europa che, a partire dal XVII secolo, i giovani aristocratici europei intraprendevano per conoscere l’arte, la cultura e la politica del nostro continente.
Varcata la soglia del cimitero monumentale della certosa i visitatori potranno ripercorrere, all’interno dei chiostri e sotto le logge e le sale, l’arte e la storia italiana dall’epoca neoclassica fino alla contemporaneità attraverso capolavori scultorei degli artisti locali e di rilievo internazionale quali Pietro Tenerani, Vincenzo Vela e Giovanni Duprè.
Il cimitero inoltre, grazie all’impegno dell’Istituzione Bologna Musei, offre la possibilità di vivere gli spazi della certosa attraverso iniziative che vanno oltre la semplice visita guidata: sono tantissime infatti le iniziative culturali che spaziano tra le performance teatrali alla musica, dalle “passeggiate notturne” ai reading letterari.
Manifattura delle Arti
La zona denominata “Manifattura delle Arti” è uno dei centri culturali più vivi del quartiere Porto-Saragozza e dell’Intera città. Il distretto culturale nasce nell’area dell’ex Manifattura Tabacchi e dell’ex macello, su progetto dell’architetto Aldo Rossi. Lungo i 100.ooo metri quadri dell’area hanno sede importanti istituzioni culturali e poli universitari: il Dipartimento di Musica e Spettacolo (sede del DAMS), il Dipartimento di Scienze della Comunicazione, la Film Commission Bologna, la Salara (attualmente sede dell’Arcigay), l’Università Primo Levi, la Cineteca di Bologna (riferimento internazionale per quanto riguarda il restauro delle pellicole cinematografiche) e il MAMbo, il museo d’arte moderna della città.
La Manifattura delle Arti è teatro di importanti iniziative culturali, mercatini rionali dedicati al cibo biologico e a chilometro zero, mostre e festival del cinema di respiro internazionale, tra cui Il Biograph Film Festival, la rassegna “Il Cinema Ritrovato” dedicata ai film rari e perduti restaurati grazie all’impegno della cineteca ed il Future Film Festival, dedicato agli effetti speciali ed al cinema d’animazione.
Il Santuario della Madonna di San Luca e il suo portico
Vero e proprio simbolo della città, al pari delle due torri e del Nettuno, è il santuario dedicato alla Madonna di San Luca. Situata sul colle di Guardia, il santuario in stile barocco conserva, secondo la leggenda, un’icona della Madonna realizzato nientemeno che dall’apostolo Luca. L’icona, sempre secondo la leggenda, sarebbe stata affidata dai sacerdoti della basilica di Santa Sofia in Costantinopoli ad un pellegrino eremita greco con il compito di portarla al “Monte della Guardia”, come indicato da un’iscrizione presente sul dipinto stesso.
All’interno della chiesa si possono ammirare le pale d’altare dipinte da Donato Creti, Giudo Reni e il Guercino.
Il porticato che da via Saragozza porta al Santuario è il più lungo del mondo: composto da ben 666 archi e 15 cappelle, si snoda per 3,796 Km. Secondo alcuni osservatori il numero degli archi non sarebbe casuale: 666 è, nella numerologia cristiana, il numero diabolico e sarebbe stato utilizzato per indicare che il porticato simboleggia il “serpente”, che terminando ai piedi del santuario, ricorda la tradizionale iconografia del Diavolo sconfitto e schiacciato dalla Madonna sotto il suo tallone.
Piazza Malpighi e la Chiesa di San Francesco
La chiesa di San francesco è la prima chiesa italiana edificata in onore del Santo di Assisi. La sua costruzione iniziò nel 1236, quando i Frati Minori, fino a quel momento ospitati in S. Maria delle Pugliole, iniziarono la costruzione della loro grandiosa basilica.
La chiesa di San Francesco, completata nel 1263, è considerata una tra le costruzioni italiane nella quale sono riflesse con maggiore fedeltà le caratteristiche del gotico francese. All’esterno della chiesa, nel complesso conventuale, sono ancora oggi visibile le “Tombe dei Glossatori”, ovvero le arche che conservano le spoglie dei primi e più importanti professori dell’università (lo studium) di Bologna. Questi letterati erano detti glossatori perché commentavano i testi di diritto romano con aggiunte esplicative a margine (dette, per l’appunto, “Glosse”), per rendere più chiari i contenuti dei passi in esame.
All’interno della Chiesa è invece possibile ammirare la pala marmorea eseguita da Jacopello e Pier Paolo Dalle Masegne, ornata con rilievi relativi ad episodi della vita di san Francesco e con statuette di Santi e Angeli musicanti, che svetta sull’altare al centro del presbitero.
Quartiere Porto-Saragozza: Parchi e Verde
Il quartiere Porto-Saragozza è letteralmente punteggiato di aree verdi in cui cittadini e visitatori possono concedersi un momento di relax e partecipare ai numerosi eventi stagionali che vengono proposti al loro interno.
Il Parco del Cavaticcio
Situato tra il MAMBo e la Cineteca, il parco sorge su quello che un tempo era il canale che sfociava nel porto fluviale della città.
La riqualificazione della zona, completata nel 2011, ha restituito alla città uno splendido giardino terrazzato che, grazie a concerti dal vivo, buon cibo e numerose attività culturali e ricreative (il parco fa da suggestivo sfondo al già citato Biograph Film Festival), è diventato un “must” delle estati bolognesi.
Villa delle Rose
Circondata uno splendido parco che si estende sulle prime pendici del colle della Guardia caratterizzato dalla presenza di un giardino ornamentale di sempreverdi esotici, la Villa è oggi la depandance espositiva del Museo d’arte moderna della città. Oltre alle esposizioni temporanee e agli eventi realizzati dal MAMbo, passeggiando nel parco, è possibile ammirare bellissime sculture risalenti alla fine dell’ 800 e ai primi decenni del 900.
Villa Spada
La villa, oggi sede del Museo storico didattico della tappezeria, fu costruita nel 1700 dall’architetto italo-svizzero Martinetti, che curò anche la realizzazione dello splendido parco circostante. Il parco, dell’estensione di circa sei ettari è costituito da un meraviglioso giardino all’italiana terrazzato e abbellito da vasi e sculture. Più in alto il parco è costituito da una zona prativa da cui è possibile godere di una vista privilegiata sulla città.
Quartiere Porto Saragozza: Tessuto Urbano e sociale
Data la sua grande estensione, il quartiere Porto-Saragozza presenta un tessuto urbano e sociale molto eterogeneo.
La zona Saragozza, più tranquilla e residenziale, è caratterizzata da abitazioni signorili, soprattutto nella zona collinare del quartiere dove è possibile godere di viste mozzafiato e curati spazi verdi. Sono molti i palazzi storici presenti in zona, cosi come le villette in stile Liberty nelle stradine laterali di via Saragozza.
La zona Porto ha negli ultimi anni vissuto un processo di riqualificazione e gentrificazione e, grazie alla presenza del MAMbo, degli spazi della Manifattura delle Arti, si presenta come una delle zone culturalmente più vive ed attive dell’intera città. L’alta qualità delle iniziative portate avanti da istituzioni ed associazioni fanno si che la “movida” del quartiere non sia mai sguaiata e non interferisca con il decoro urbano e la qualità della vita dei residenti.
Mercato immobiliare quartiere Porto-Saragozza
Anche per quanto riguarda le quotazioni del mercato immobiliare, a causa del tessuto urbano eterogeneo e la grande superficie del quartiere, c’è una grossa variabilità in base alle zone all’interno del quartiere stesso.
La zona Saragozza, dal punto di vista immobiliare, rappresenta circa il 3% di tutte le transazioni immobiliari di Bologna. Il prezzo medio degli appartamenti in questa zona è di circa 2880 €/m².
Bisogna considerare che, in una zona così grande e così varia (entro mura, fuori mura e collinare) i prezzi sono abbastanza variabili e il valore degli appartamenti è tale che in circa il 50% dei casi è compreso tra 2.600 €/m² e 3.750 €/m².
La zona Porto rappresenta circa il 2% di tutte le transazioni immobiliari di Bologna, con un prezzo medio per gli appartamenti in zona leggermente più contenuto rispetto alla zona Saragozza, 2700 €/m².
(Fonte Borsinoimmobiliare.it)
Immobiliare San Pietro nel quartiere Porto-Saragozza:
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